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Datemi un divano, un telecomando e vi solleverò il mondo (cit) 

In un indolente, uggioso e inattivo giorno qualunque della orrenda settimana appena trascorsa, ho fatto in rete una scoperta che ha fatto sussultare il plaid sulla mia poltroncina e tremare il telecomando sul bracciolo. 
Una scoperta che mi ha aperta, nonostante tutto, in un sorriso di (ri)conoscenza. Come quando all’estero, tipo a Milano, incontri un tipo/a del paese tuo e benchè nel loco natio non vi siate mai cacati di striscio, in esterna te lo senti come il tuo più caro amico.
Un viso noto. Ecco gli @Indivanados sono un viso noto. O meglio un divano di mia conoscenza. La vecchia e comoda tuta della domenica.
Pane per i denti di una inattiva, ma assolutamente indignata, donna da divano come me. Io, il loro palinsesto televisivo sono aaanni che ce l’ho stampato in testa.
Da mo che tuitto arrabbiatissima. Da mo che vorrei occupy qualunque cosa la rete mi dica che deve essere occupy. 
Senza per questo, ovviamente, essere costretta a lasciare casa e divano. Unica concessione l’#occupylettino, che io seguirò da #occupysottolombrellone, che il sole mi dà noia.
Indignata attempata. A ‘na certa età si vive di fisime.
Che poi mi piacerebbe essere l’immobile inattivista dell’#occupystrapuntino, piuttosto che dell’#occupypuff (sono pur sempre nata negli anni ’70).
Gli @Indivanados, che trovate su twitter, facebook e tumblr, sono un movimento (poco) ben serio rispetto a me. Novella affiliata. Inattiva in embrione.Assolutamente incostante e ovviamente incosciente delle mie possibilità. 
Come ogni movimento (poco) che si rispetti anche gli Indivanati hanno il loro scrittore di riferimento trattasi di Danilo Masotti (@umarelles) scrittore e altro (sociologo della bolognesità lo definisce Gianluca Nicoletti in un’articolo su La Stampa), autore di Ci meritiamo tutto (che ho immantinentemente acquistato) e il coniatore di quello che potremmo definire il “non motto” del movimento (poco):  #ilgiornodopononsuccedemaiuncazzo.Che è la summa dell’indignazione da tastiera. 
Ovviamente abbiamo un portavoce (leader sarebbe troppo impegnativo) Gabriel Ektorp.
Essendo io un indolente, ovviamente, prima di me già in tanti hanno scritto del movimento. Inattivamente vi linko gli articoli di tutti. Tra un letto e divano, concesse anche le poltrone, se non lo avete già fatto leggeteli e illuminatevi.
Buona immobilitazione a tutti. 

 

 
 
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