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4 minuti per la lettura
Giustizia è riportare le cose al loro senso (don Oreste Benzi) 
Premessa: questo è un post serio (…)
Io, nel tribunale di Rossano, ci tengo più di metà famiglia, sinceramente mi sembra un motivo più che valido, da solo, per salvarlo dall’imminente chiusura. 
Ai poveri di spirito cui questa motivazione dovesse sembrare eccessivamente personalistica oltre che dichiaratamente familistica aggiungo: chi in tutta Rossano non ha almeno un figlio, un nipote, un marito, una fidanzata, un cugino, un amico lontano che non esercita la professione dell’avvocato? 
Senza contare dipendenti e magistrati. 
Rossano pullula di giovani e vecchi avvocati. Non so se è perché siamo considerati luogo ad alto rischio di criminalità organizzata o perché (non ve ne abbiate) come usa dirsi (tra gli invidiosi, ne sono certa) una laurea in legge non si nega a nessuno, ma sta di fatto che in città la professione del dottore in Giurisprudenza tira.
Tanti avvocati, tante cause. Tanto lavoro per il Tribunale.
Evito la desinenza “ino” tanto in voga tra i fautori delle soppressioni. O accorpamenti. 
Eviterò di snocciolare numeri o statistiche, in rete se ne trovano a iosa, e potrei essere smentita o rettificata.
Lo stesso non può succedere rispetto alla mia opinione, che può non piacere, ma finchè non cambio idea non può essere soggetta a rettifiche. Dico solo che in Calabria  ci sono 11 tribunali, divisi in due distretti di Corte di Appello (Catanzaro e Reggio Calabria), non sarebbero sopprimibili quelli di Reggio, Catanzaro, Cosenza, Crotone e Vibo Valentia perché comuni capoluogo di provincia. E neppure quelli di Palmi e Locri perché la legge dichiara che nessun distretto di Corte d’Appello può avere meno di tre Tribunali. E la Corte di Reggio Calabria è composta, per l’appunto, da tre soli Tribunali (Reggio, Locri e Palmi). Sarebbero dunque in teoria sopprimibili in Calabria i Tribunali di Lamezia Terme, Paola, Castrovillari e Rossano, tutti ricadenti nel Distretto di Catanzaro.  La scelta è caduta su Lamezia e Rossano. 
Questi sono i numeri che mi limiterò a darvi. Giusto per  dipingere un quadro della generale situazione. E questo perché qualche giorno fa sulla mia bacheca di Facebook qualcuno mi ha scritto che poiché il tribunale di Rossano sarebbe poco efficiente è tutto sommato giusto che venga chiuso. Fregandosene naturalmente della popolazione  dell’intero circondario.

Si pensa genericamente solo al possibile disagio degli avvocati e non, come invece sarebbe giusto, a quello degli utenti. Mi si obietta che in Piemonte non si lamenta nessuno delle probabili soppressioni, non so se sia vero. So, però, che ad esempio la mobilitazione, contro accorpamenti e chiusure, è partita dal nordico, civile ed efficiente Friuli Venezia Giulia. A dire che non si è noi del Sud i soliti piagnoni lamentosi del fatto che veniamo puntualmente depredati dei nostri diritti minimi. Come quello di avere un Tribunale. Tra l’altro esistente dal 1862. E scusateci se è poco.
Io non so se il tribunale di Rossano sia poco efficiente o disorganizzato. So che il problema della gestione della Giustizia è un problema italico.  Non credo sarà risolto con la chiusura random di uffici, procure o altro. 
Invidie, rancori, raccomandati, meschinità, gesti d’onore. Bravi, cialtroni. Onesti e meno. Seri, preparati, arruffoni a o azzeccagarbugli. Attivisti o pigri. Persone, uomini e donne con i lori umori, dolori e gioie. Pregi e difetti. Questo è il tribunale di Rossano. 
Le cose potrebbero funzionare meglio? Sì, credo di sì. Sta a noi fare in modo che succeda 

Quello che so è che, dopo tanto tempo, io sono orgogliosa della mia Bisanzio che rialza la testa. Uniti, compatti. Finalmente protagonisti del nostro futuro. A prescindere da come finirà, è questa ventata di entusiasmo e sana rabbia che non va persa. 
Che è poi l’invito che faccio ai tanti (giovani e meno giovani) avvocati che vedo sfilare in piazza o presidiare l’edificio al Cozzo.
Non mollate, usate questa energia. Per voi e per il bene di tutti. Per migliore le cose. Rendere efficiente quelo che è fallace. 
Fare vedere che ci siamo e crediamo nelle lotte che conduciamo. 
Save the tribunal. Save my family 

PS so’ tornata.
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