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SONO quattro le formazioni calabresi ai nastri di partenza del torneo di Serie D. Andiamo a valutare come si presentano, le loro ambizioni, il precampionato.

COSENZA

La situazione – E’ più o meno quella di sempre, tra buoni propositi, le solite polemiche, un po’ di disorganizzazione e dinamiche societarie ancora da chiarire. L’organico è stato costruito in ritardo, ma l’attacco è di categoria superiore. Da valutare gli under: al “San Vito” di solito le gambe ballano e pure tanto.
Il tecnico – Fiore ha puntato dritto su Gianluca Gagliardi, che compie un bel balzo passando dai Giovanissimi alla prima squadra. Si troverà dinanzi a diversi problemi perché sulle rive del Crati di pace ce n’è sempre poca. Ha ottime qualità, che dovrà mettere al servizio di un gruppo di buon spessore e di una piazza ambiziosa.
Il precampionato – Il ko in Tim Cup non fa testo, perché lo si è affrontato dopo pochi attimi di ritiro. Poco più indicativi, oltre ai test in famiglia, i confronti con Silana (6-1), Soverato (6-0) e Luzzese (11-0. E’ mancato, però, il match con un avversario più tosto, per valutare realmente la condizione e l’intesa del gruppo.
Il protagonista – Come non scegliere Manolo Mosciaro? Si è presentato con un gol, su rigore, in Tim Cup, ha timbrato regolarmente in ogni amichevole ed ha scelto di nuovo il Cosenza per provare a riportarlo in alto. E’ sprecato per la categoria.
L’obiettivo – Disputare un torneo di alta classifica e provare a contendere la promozione diretta al Messina, favorito numero uno.

MONTALTO

La situazione – Le “turbolenze” societarie da anni sono di casa a Montalto ed anche in questo precampionato di “scossoni” non ne sono mancati. Proprio la società, però, è stata l’artefice principale di questa storica promozione. Per il resto c’è da fare i conti con il problema del campo. L’organico pare essere abbastanza competitivo, ma serve un altro bomber.
Il tecnico – Giubilato Paschetta ancora prima di cominciare, ecco Franco Giugno, il cui valore è fuori discussione. Superate le “incomprensioni” con il patron De Caro (ma stavolta durera?), il trainer si è subito messo al lavoro ed è logico attendersi soprattutto bel gioco e tanto divertimento. Con lui in panchina, il calcio ne guadagna e pure tanto.
Il precampionato – Non è stato positivo e forse anche questo ha convinto la società a cambiare. Ha perduto con Vigor Lamezia (0-3), Città di Messina (1-2) e Sambiase in coppa (0-1). Battendo solo compagini di bassa categoria (Brutium e una Selezione del Tirreno).
Il protagonista – Quello più atteso è senza dubbio Piemontese, ma per quel che si è visto nelle prime gare è Giuseppe Sifonetti l’elemento che si è messo particolarmente in luce e che può fare la differenza.
L’obiettivo – Innanzitutto mantenere la categoria e magari viaggiare nella parte sinistra della classifica, strizzando, poi, l’occhiolino alle prime posizioni.

SAMBIASE

La situazione – Squadra con tante novità e diverse incognite. Si parte con uno spirito nuovo e con la consapevolezza, alla luce delle ultime uscite, di potersi giocare le proprie chance. Da valutare il reale potenziale dell’attacco, dove sembra che manchi qualcosa. Lio, Morelli e Cordiano le garanzie di esperienza e di forza.
Il tecnico – Renato Mancini è alla prima esperienza da tecnico di una prima squadra. Questo campionato lo conosce bene come giocatore, ma da trainer è un’altra cosa. Quanto fatto, di buono, l’anno scorso a Vibo, fra Giovanissimi e collaborazione con Ammirata dimostra che ha le basi giuste. Ci vorranno pazienza e fiducia.
Il precampionato – E’ stato positivo. Non ha mai perduto. Ha pareggiato con il Rende (1-1), ha battuto Soverato (3-1) e Sersale (4-1), tutte squadre di Eccellenza, ma comunque competitive. E poi in coppa ha eliminato il Montalto (1-0) e ha messo paura al Grottaglie (ko ai rigori, dopo essere andato in vantaggio di due reti nei tempi regolamentari fino a sette minuti dalla fine).
Il protagonista  – Per quel che si è visto in questo afoso mese di agosto, il mancino Curcio (due reti in altrettante gare ufficiali) sembra avere una marcia in più. Mancini gli ha dato piena fiducia e lo sta ripagando con i fatti.
L’obiettivo – La salvezza, senza passare per i play out. Impossibile pretendere di più. E ci sarà da soffrire.

VIBONESE

La situazione – Si è partiti in notevole ritardo, dopo la delusione del mancato ripescaggio in Seconda Divisione e dopo il “mordi e fuggi” di Tommaso Napoli. Nuovo tecnico e squadra rifatta per buona parte e tutta da scoprire. Si parte con tante incognite e con qualche lacuna in difesa e in attacco. Da capire il reale valore degli under.
Il tecnico – Antonio Soda ha allenato (ed ha fatto bene) anche in Serie B. Riparte tre gradini più sotto con un progetto triennale e fin da subito ha mostrato di avere le idee chiare. Si è trovato a dover allestire un organico dal nulla e la squadra non è ancora al top della forma, ma da lui ci si aspettano buone cose.
Il precampionato – Ad esclusione del test con la Berretti di questa settimana, ha disputato amichevoli con avversari di Promozione e 1ª categoria (San Calogero, Soriano e Locri) vincendo sempre per 5-0. Nel primo vero test di coppa, affrontato dopo soli quattro giorni di preparazione, ha sorpreso tutti, cedendo solo ai rigori al Città di Messina.
Il protagonista – Tra coppa e amichevoli è sempre andato a segno. Andrea Saturno, gioiellino del vivaio rossoblù, classe ’92, sta trovando la giusta dose di fiducia da parte di Soda, necessaria per mostrare, definitivamente, il proprio valore.
L’obiettivo – Un torneo di media-alta classifica. C’è un programma triennale, ma se si riuscisse ad anticiparlo non sarebbe male.

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