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Questi sono giorni di elezioni dalle nostre parti e l’attenzione è dedicata a percentuali, eletti, trombati, assessorati e cose del genere. La speranza è che nei prossimi giorni si cominci a parlare di problemi seri e soprattutto di soluzioni serie per i tanti problemi che abbiamo di fronte.

A proposito di problemi seri, può essere interessante segnalare uno studio molto recente della Fondazione Bruno Kessler di Trento che ha analizzato con attenzione l’impatto della diffusione di internet ad alta velocità sulle prestazioni economiche delle imprese trentine, molte delle quali sono micro-imprese.  Va chiarito che dal giugno 2011 all’estate del 2013 in tutti i comuni trentini è stato reso disponibile il servizio di connettività ad internet con trasmissione a 20 Mbps. 

I ricercatori della Fondazione Kessler hanno scoperto, dati alla mano, che internet veloce ha migliorato le prestazioni economiche di molte aziende. In particolare, un mese di disponibilità di rete a banda larga si è tradotto in un aumento del volume d’affari del 4,7%, mentre considerando circa 15 mesi di disponibilità, il volume d’affari delle aziende dirette da imprenditori con un elevato titolo di studio è cresciuto addirittura del 19%. Occorre precisare che questo dato molto positivo vale per le aziende i cui dirigenti hanno saputo beneficiare delle potenzialità della rete mentre il beneficio è stato nullo nel caso delle altre imprese.

In questo caso la lezione che si può trarre è duplice: le nuove tecnologie ICT sono un acceleratore formidabile per le imprese e i territori, anche quelli non urbani e rurali, inoltre per beneficiare della rete, le imprese devono conoscerla per poterla sfruttare utilmente. Chissà se queste indicazioni che provengono dal Trentino saranno usate da qualcuno dalle parti del 38° parallelo per aiutare aziende, territori e lavoratori che hanno un grande bisogno di sviluppo?

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