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È tempo di annunci e di proclami. Di foto ricordo e di sorrisi. Si sprecano parole quali “progetto”, “credibilità”, “unità” e via dicendo.
Si scelgono gli allenatori, insomma, e si è tutti felici e contenti, ma il finale potrebbe non essere lieto e potrebbe arrivare anche prima del previsto.
Quanti di questi dirigenti che oggi sorridono con al fianco il nuovo allenatore, sono disposti a dargli fiducia anche quando le cose andranno male?
Quanti presidenti eviteranno di mettere in discussione il tecnico dopo appena tre giornate?
Ed ancora: quante società a gennaio eviteranno di ritardare con la corresponsione dei compensi?
Siamo ad agosto e adesso, a parte qualche caso, sono tutte rose e fiori, abbracci e sorrisi.
La programmazione seria, però, è ben altra cosa. E questa la noti dalla lungimiranza dei club, dalle strutture che si possiedono, dal fatto di essere puntuali e precisi ed anche rispettosi del lavoro altrui.
Si sono scelti volti nuovi in panchina. Diversi bravi allenatori stanno a casa a guardare e ad aspettare. Qualche trainer ha la “fortuna” di avere qualche sponsor e allora si fa l’uno e l’altro (funziona così, oggi, in alcuni casi).
Agosto è tempo degli abbracci, allora.
Già a settembre, però, si avverte qualche malumore.
A dicembre si cambia e, in alcuni casi, a gennaio non si paga più!
Vedremo quanto dureranno questi sorrisi estivi!

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