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Nel 2001 – e mi scuso per l’autocitazione – nella qualità di direttore responsabile del magazine online “Calabriaweb” pubblicai la cover di un bozzetto del Waterfront di Reggio Calabria. In generale e in estrema sintesi il “Waterfront” è la riqualificazione di un’area antistante una località turistica, con la creazione o la ristrutturazione di porti o canali esistenti, e a volte con la realizzazione di un agglomerato di isole o canali artificiali destinati al turismo e alla ricezione di natanti. L’opera di Reggio era ed è finanziata con i fondi decreto-legge n. 166 dell’8/5/1989 recante il titolo “Interventi urgenti per il risanamento e lo sviluppo della città di Reggio Calabria”, meglio noto come “Decreto Reggio”. Il progetto porta la firma dell’architetto Zaha Hadid, iraniana, professionista conosciuta in tutto il mondo, che vinse appunto il concorso internazionale bandito a suo tempo dal comune di Reggio Calabria. Sembrava che in questi giorni l’appalto di 11 milioni di euro potesse venire alla luce ma, a seguito di un ricorso, c’è stato un ennesimo intoppo. Morale della favola. Sono passati 22 anni e l’opera non c’è ancora. Dal punto di vista mediatico, nel 2001 lanciai la notizia sul web, dopo 12 anni ci ritorno. Che tristezza.

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