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CATANZARO – «Chiedo alle Istituzioni che risolvano definitivamente il problema della mancanza d’acqua. È inconcepibile che nel 2021 non si abbia l’acqua, non vedo una motivazione valida per non erogare il servizio».

È l’appello che Ivan Cazzato, residente nel quartiere Lido, in via Genova, rivolge alle autorità competenti affinché si trovi concretamente una soluzione per scrivere la parola “fine” su una problematica irrisolta da anni.

Come confermato dallo stesso Cazzato, l’acqua non viene più erogata già a partire dal mese di giugno, mancando già dalle 7-8 del mattino sino a mezzanotte, per poi ritornare al termine della stagione estiva.

Una situazione drammatica che perdura da ben 22 anni e sussiste tuttora, nonostante le frequenti segnalazioni agli enti preposti.

«Stamattina alle 7.30 era già poca e dopo un’ora non c’era più, arrivava giusto un filo. Non si può fare nulla durante il giorno perché arriva in tarda serata», afferma amareggiato Cazzato, rimarcando altresì che nel momento in cui viene ripristinata l’erogazione, è costretto a dover riempire le bacinelle e quindi a fare la “scorta d’acqua” per provvedere almeno alle strette necessità. 

Dunque, un disagio gravissimo per i residenti di Catanzaro Lido che richiedono a gran voce un intervento fattivo in modo tale da risolvere questa piaga.

Intanto il nodo della carenza idrica non interessa soltanto il quartiere marinaro ma anche i rioni Fortuna e soprattutto Santa Maria dove gli abitanti soffrono per i rubinetti a secco durante l’estate, non essendo in grado così di fronteggiare le esigenze quotidiane.

In merito alla vicenda, è intervenuto Cambiavento che ha rilanciato l’allarme riguardante l’intera zona sud della città. Nei giorni scorsi, la questione è stata al centro del confronto avvenuto fra il movimento e il prefetto Cucinotta, evidenziando peraltro la poca informazione da parte di Palazzo De Nobili sulla mancanza d’acqua.

Alla luce di ciò, Cambiavento ha sottolineato, inoltre, l’assenza di operazioni efficienti e programmate sulla rete idrica nonché l’inesistenza di un’apposita task force che era stata annunciata dal Sindaco Sergio Abramo a fine giugno.  In attesa di risposte, un bene primario come l’acqua viene ancora “sottratto” ai cittadini che continuano a pagare un servizio di cui non possono usufruire pienamente. Una criticità che pesa sul capoluogo di regione e per la quale i residenti auspicano una risoluzione in tempi celeri.

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