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LAMEZIA TERME (CZ) – Due operai, Daniele Gasbarrone 32 anni di Latina e Alessandro Panella 32 anni di Velletri, sono morti in un’esplosione avvenuta in una raffineria a Lamezia Terme, nel catanzarese. Secondo le prime informazioni, i due operai erano impegnati nella manutenzione di un silos dell’impianto. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, con due squadre da Lamezia Terme e Catanzaro, e il Nucleo regionale Nbcr che hanno messo in sicurezza l’area per il recupero dei corpi. Un terzo dipendente, Enrico Amati di 37 anni originario di Sinalunga in provincia di Siena comune che ricade della Valdichiana, è ferito in modo molto grave e presenta ustioni su tutto il corpo, l’uomo è un chimico ed è stato trasportato con l’elisoccorso all’ospedale. 

 

L’incidente è avvenuto presso l’azienda Ilsap di San Pietro Lametino (GUARDA LE FOTO). Al momento dell’esplosione, secondo le prime notizie raccolte dagli investigatori, nel silos erano in corso lavori di manutenzione. Una gru con un cestello per fare salire gli operai è ancora vicino alla struttura. Il sostituto procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Luigi Maffia, è giunto nella zona industriale (LA PROCURA APRE UNA INCHIESTA). Insieme ai carabinieri e ai vigili del fuoco si cercherà di ricostruire la dinamica e risalire alla causa della tragedia. 
La sede legale della Ilsap Bipro, l’azienda in cui è avvenuto l’incidente, è a Latina, mentre quella operativa è a Lamezia Terme. Le due vittime, secondo quanto si è appreso, lavoravano come saldatori e non è escluso fossero impegnati nella manutenzione della cisterna.
 
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LA RICOSTRUZIONE. Una donna che ha assistito all’incidente ha detto di avere sentito uno scoppio e di avere visto una fiammata e qualcosa che volava in aria. Secondo quanto ricostruito anche sulla base delle dichiarazioni di alcuni testimoni le vittime sono stati investite da una fiammata improvvisa, mentre stavano facendo lavori di saldatura. Uno dei cadaveri, completamente carbonizzato, si trova nel cestello di una gru posizionata a fianco del silos e sulla quale lavoravano gli operai. Al momento, comunque, le cause dell’esplosione non sono state ancora accertate. Carabinieri e polizia stanno facendo i rilievi per ricostruire ciò che è successo. Gli investigatori non escludono che si possa essere formata una nuvola di gas derivante dalla lavorazione degli oli.
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