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CATANZARO – Il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Catanzaro, Domenico Commodaro, ha rinviato a giudizio l’ex commissaria dell’azienda sanitaria di Vibo Valentia, Alessandra Sarlo, nell’ambito dell’inchiesta sulla sua nomina al vertice dell’Asp. La richiesta di rinvio a giudizio era stata avanzata dal sostituti procuratori Gerardo Domijanni e Domenico Guarascio. 

Ad Alessandra Sarlo viene contestato il reato di corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio. Il processo nei confronti dell’ex commissaria dell’azienda sanitaria di Vibo Valentia inizierà il 24 febbraio prossimo davanti ai giudici del tribunale di Catanzaro. Alessandra Sarlo è la moglie del giudice Vincenzo Giglio, coinvolto nell’inchiesta anti ‘ndrangheta della Dda di Milano chiamata “Infinito”. 

L’ipotesi dell’accusa è che Giglio, attraverso i rapporti con l’ex consigliere regionale Franco Morelli, avrebbe ottenuto la nomina della moglie al vertice dell’Asp di Vibo Valentia. L’inchiesta su Alessandra Sarlo è stata trasferita nei mesi scorsi da Milano a Reggio Calabria. Successivamente il giudice di Reggio Calabria si è dichiarato incompatibile perchè si tratta della moglie di un giudice di Reggio Calabria e quindi ha deciso di trasmettere gli atti alla Procura di Catanzaro, competente ad indagare sui magistrati del distretto reggino. Vincenzo Giglio è stato condannato il 6 febbraio scorso dai giudici del tribunale di Milano a 4 anni e 7 mesi di reclusione, l’ex consigliere regionale Franco Morelli, del Pdl, a 8 anni e 4 mesi.

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