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LAMEZIA TERME – I finanzieri non li trovano sul posto di lavoro. Addirittura uno si era reso irreperibile mentre l’altro sarebbe stato trovato nell’azienda di famiglia a lavorare in nero anzichè nel suo ufficio alla Provincia di Catanzaro in una sede distaccata di Lamezia. Lui non è uno qualunque, ma è stato sindaco per 30 anni del Comune di Pianopoli guidato attualmente dal figlio. Rodolfo Cuda, padre di Gianluca, è infatti finito agli arresti domiciliari per assenteismo. Un altro dipendente della Provincia, Giovanni Scalzo, di Platania, si era reso irreperibile in un primo momento ma poichè la flagranza di reato è trascorsa sarà processato. 

Tutto è scattato dopo che ieri la Guardia di Finanza di Lamezia, coordinata dal tenente colonnello Fabio Bianco, ha effettuato un “blitz” negli uffici del settore politiche agricole della Provincia, nella sede distaccata in via Anile, vicino piazza Mazzini a Lamezia (un tempo sede del commissariato di Polizia). I finanzieri avrebbero effettuato effettuato dei controlli all’interno dell’ufficio della Provincia per verificare se tutti i dipendenti erano presenti sul luogo di lavoro. Dagli accertamenti delle fiamme gialle, sarebbe emerso che i due dipendenti dell’ufficio provinciale, pur risultando presenti, di fatto non erano sul luogo di lavoro. 

Sono subito scattate le ricerche dei due dipendenti che hanno portato a rintracciare uno degli “assententeisti”, Rodolfo Cuda, ex sindaco di Pianopoli, il quale sarebbe stato sorpreso a lavorare (anche in “nero”) all’interno dell’azienda della figlia a Pianopoli mentre il secondo “assenteista” non era stato rintracciato in un primo momento. Cuda, difeso dagli avvocati Italo Reale e Leopoldo Marchese, è comparso nella stessa mattinata di oggi davanti al giudice del Tribunale di Lamezia per l’udienza di convalida e ha patteggiato una pena di 8 mesi più 200 euro, tornando così in libertà.

 

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