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Giovanni Romagnino

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Il sisma si è sentito forte anche a Macerata dove il calciatore, di Gimigliano, era in ritiro con la sua squadra, nelle giovanili della Maceratese

MACERATA – Anche poco più a nord dei centri più colpiti dal sisma che ieri notte ha sgretolato i centri di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, giurano di aver avvertito la forte scosse di magnitudo 6.0 e che la paura è stata tanta e a tratti incontrollabile. Sono le 3.36 del mattino e la prima scossa violentissima scuote il centro-Italia. L’allarme viene lanciato ovunque e anche il convitto “Villa maceratese” di via Cincinelli dev’essere evacuato.

Fra i tantissimi giovani ospiti della struttura c’è Giovanni Romagnino, originario di Gimigliano, cittadina alle porte di Catanzaro, che da un anno circa sta vivendo il suo sogno più grande. Giovanni, classe 1999, gioca come difensore centrale nella Berretti della S.S. Maceratese 1922, squadra che milita in Lega Pro, e un giorno vorrebbe calpestare l’erba dello stadio S. Siro di Milano, dove gioca la sua squadra del cuore, l’Inter. Proprio la sera prima del sisma c’era stata la presentazione ufficiale della squadra maceratese. Mentre ci racconta la sua esperienza, avverte l’ennesima scossa dell’infernale 24 agosto. «Era notte fonda, mi ero alzato dal letto per chiudere la finestra quando mi sono accorto che tremava tutto. Di colpo i nostri tutor bussano alla porta – racconta al telefono ancora scosso Giovanni – e ci chiedono di abbandonare subito la stanza. Siamo scesi tutti in strada e lì la paura era tanta. Nella confusione generale ho pensato solo alla mia famiglia».

E dopo qualche tentativo andato a vuoto per le linee intasate, Giovanni riesce alle 3.48 a sentire la voce rincuorante della mamma e il calore, nonostante la distanza, della sua famiglia che vive a Gimigliano, in Calabria. Stanotte il ragazzo ha dormito per precauzione dai suoi zii a Roma e rientrerà a Macerata non appena l’emergenza sarà passata. La squadra dove gioca ha sospeso le attività per una settimana per dare il tempo ai tanti giovani calciatori di ritrovare la serenità necessaria. Nonostante tutto, è proprio lì che il suo sogno sopravvive, lì c’è la scuola che frequenta, ed è da Macerata che Giovanni, dopo la paura del sisma, continuerà ad inseguire il suo sogno. In fondo, non ci sono tragedie che possano fermare la speranza dei giovani, un modo particolare per ricordare anche chi, nel sisma di ieri notte, ha perso la vita.

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