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Un ufficio dell'Agenzia delle entrate

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CATANZARO – Un funzionario dell’Agenzia delle entrate di Catanzaro utilizzava i timbri cartacei di alcuni istituti bancari per fare risultare come eseguiti alcuni pagamenti. Lo ha scoperto la guardia di finanza, con il Nucleo di polizia tributaria del capoluogo calabrese che ha notificato all’uomo una misura interdittiva per una durata di dodici mesi. Il funzionario è indagato per peculato, falso materiale commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici ed uso abusivo di sigilli e strumenti vari.

Il provvedimento di interdizione dagli uffici è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catanzaro, su richiesta del procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri e del sostituto procuratore Graziella Viscomi. 

Secondo quanto accertato dalla guardia di finanza, il funzionario è un addetto allo sportello “front office” dell’Agenzia delle entrate di Catanzaro e, grazie ai finti pagamenti, avrebbe trattenuto per sé somme destinate all’erario per il pagamento delle imposte.

Grazie alle indagini e alla perquisizione degli uffici e dell’abitazione dell’uomo, la guardia di finanza è stato possibile accertare quanto avvenuto. Durante una perquisizione, il funzionario aveva garantito ad un cittadino l’avvenuto pagamento di un modello F24. Oltre alla sospensione dall’ufficio, all’uomo è stato notificato anche un provvedimento di sequestro di denaro per equivalente.

 

 

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