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CATANZARO – Faceva l’avvocato ma, secondo quanto appurato dalla Guardia di Finanza, senza averne alcun titolo, un falso avvocato, quindi, che è stato arrestato dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro e della sezione di polizia giudiziaria presso la Procura del capoluogo calabrese.

Si tratta di Arturo Senatore, di 53 anni, di Scalea (Cosenza) nei cui confronti è stata emessa un’ordinanza agli arresti domiciliari per falsità materiale ed esercizio abusivo della professione.

La misura cautelare, emessa originariamente dal Giudice per le indagini preliminari di Lagonegro (Potenza), è stata successivamente disposta dal Gip di Catanzaro a conclusione di indagini dirette dal pubblico ministero Pasquale Mandolfino, con il coordinamento del procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e del procuratore Nicola Gratteri.

Senatore è ritenuto responsabile, oltre che di esercizio abusivo della professione legale, anche di aver prodotto una falsa sentenza della Corte di appello di Potenza che, accogliendo l’impugnazione in realtà mai proposta dal finto avvocato, annullava il fallimento di una società, che si era rivolta al sedicente legale per farsi patrocinare. Il falso provvedimento era stato accuratamente e scaltramente formato con l’indicazione dei magistrati che effettivamente compongono la corte d’appello, con le loro firme false, con l’emblema della Repubblica italiana e l’intestazione dell’ufficio giudiziario.

Inizialmente l’atto aveva tratto in inganno l’apparato giudiziario, salvo poi essere smascherato da controlli più approfonditi svolti con l’ausilio della Guardia di finanza diretta dalla Procura di Catanzaro.

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