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Le auto distrutte dall'esplosione a Lamezia Terme

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LAMEZIA TERME (CZ) – Sarebbero vicini alla soluzione del caso i carabinieri relativamente all’esplosione di un ordigno rudimentale di alto potenziale (ma sul posto è stata rinvenuta una tanica e tracce di liquido infiammabile) che ha distrutto due auto intorno alle 21.30 di lunedì scorso in via Monsignore Luisi, non molto distante la compagnia dei carabinieri e lo stadio “Guido D’Ippolito”.

L’esplosione, particolarmente forte, ha danneggiato due autovetture (una Fiat 500, che pare fosse il vero obiettivo dell’azione delinquenziale, e un’Alfa Romeo 145) che hanno subito danni ingenti e frantumato alcune vetrate delle abitazioni situate nelle vicinanze.

Le due auto, che hanno subito danni ingenti, appartengono allo stesso nucleo familiare che in città gestisce un’attività (ma il fatto non sarebbe riconducibile all’attività svolta dalla famiglia vittima dell’esplosione). 

Indagando sull’episodio, sarebbe emerso il movente pare legato a questioni private e non riconducibili alla criminalità organizzata pur se in un certo senso avrebbe a che fare. Fortunatamente, non sono stati registrati danni per le persone, ma i vigili del fuoco sono dovuti intervenire per mettere in sicurezza la zona, mentre i carabinieri hanno avviato le indagini per ricostruire l’accaduto.

Indagini che avrebbero fatto luce sul movente ma pare anche in relazione all’autore materiale del grave episodio (che avrebbe approfittato delle strade deserte per la partita della Nazionale) sulla base anche della visione delle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza.

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