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CATANZARO – Per ore e ore hanno cercato documenti, riscontri alla loro attività investigativa. Su disposizione del sostituto procuratore Paolo Petrolo, la guardia di Finanza ha perquisito le sedi della Field, (Fondazione innovazione emersione locale disegno del territorio): due a Catanzaro, uno a Cosenza e un altro a Tiriolo. L’attività, rientra nelle indagini partite dopo l’esposto presentato in Procura dal revisore dei conti, Maurizio De Filippo, che ha individuato un ammanco di 500mila euro. Sulla base di quella relazione la giunta regionale, nel dicembre scorso, ha sospeso l’allora presidente della Field, Domenico Barile indagato per peculato poiché «nell’esercizio delle sue funzioni – si legge nel decreto di perquisizione – si appropriava di denaro pubblico per l’ammontare di 500mila euro».

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SUL CASO DEL BUCO NELLE CASSE DELLA FIELD

Venti assegni circolari. Di importo diverso e con destinatari diversi. Per un totale, appunto, di 500 mila euro. Pari all’ammanco riscontrato nelle casse della Field. Con un’unica firma, quella di Domenico Barile. Il quale, dopo essere stato sospeso dalla presidenza dell’Ente, proprio in seguito al “buco” nel bilancio che, il presidente del collegio dei revisori, Maurizio De Filippo, aveva denunciato prima al presidente e agli assessori della Giunta regionale e poi alla Procura, si è già impegnato a coprire l’ammanco, proponendo a garanzia una fideiussione, e chiedendo di essere sentito dalla magistratura, al fine di fornire la propria versione dei fatti.

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