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Il Comune di Nocera Terinese

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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Non c’era copertura finanziaria e quindi il pagamento inerente il servizio di pulizia delle spiagge era fondato su un contratto nullo (carente di forma scritta e di previo impegno di spesa) ed era in parte prescritto; così come il servizio di spazzamento delle strade, sebbene stabilite da contratto, non erano state precedute da idonea deliberazione che contemplasse un impegno di spesa e che non vi era stata rinnovazione espressa del contratto originario; nullo anche, per le stesse argomentazioni, il contratto di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani e della raccolta differenziata.

Tutto questo comporta che oltre 500 mila euro sono andate in “fumo” per la società Lamezia Multiservizi, azienda in house controllata per la quasi totalità delle azioni dal Comune di Lamezia (affidataria anche del servizio di raccolta rifiuti e altro a Lamezia e in vari comuni dell’hinterland). La Multiservizi non incasserà (a meno dell’accoglimento di un eventuale ricorso in appello) dal Comune di Nocera Terinese la somma complessiva di 500.045,80 euro oltre interessi e spese del procedimento monitorio, quale importo dovuto a titolo di corrispettivo per i servizi di pulizia spiagge, raccolta differenziata, smaltimento rifiuti in discarica, raccolta e trasporto Rsu e spazzamento di strade e aree pubbliche.

Il Tribunale di Lamezia Terme – sezione unica civile – in composizione monocratica (giudice Lucia Vidoz) ha accolto, infatti, l’opposizione del Comune di Nocera Terinese e, per l’effetto, ha revocato il decreto ingiuntivo del 2010 in cui, appunto, il Comune di Lamezia aveva chiesto il pagamento della rilevante somma al Comune di Nocera per i servizi eseguiti nel proprio territorio. E oltre al danno pure la beffa: il giudice ha condannato la Lamezia Multiservizi pagare le spese di lite che liquida in complessivi euro 18.413,00 per compensi di procuratore, oltre che le spese di Ctu. Una “batosta” insomma per le casse della società lametina che, tra l’altro, attualmente è attiva in regime di concordato preventivo in continuità aziendale.

Secondo quanto riporta la sentenza, la Lamezia Multiservizi «non ha fornito la prova della sussistenza e legittimità del proprio credito» nei confronti del Comune di Nocera Terinese, «non essendo sufficiente la documentazione depositata». E che affinché il Comune resti vincolato per il pagamento del compenso per prestazioni rese in suo favore «è necessario che sussistano i seguenti elementi: la delibera che autorizza il sindaco a concludere il relativo contratto; la conclusione di detto contratto in forma rigorosamente scritta; l’esistenza di copertura finanziaria attestata dal responsabile del servizio finanziario».

Per il giudice, in particolare, «dalla sola documentazione versata in atti, dunque, non risulta alcun preventivo valido impegno di spesa o l’attestazione, da parte del responsabile del servizio finanziario (o di altro dipendente individuato nel regolamento di contabilità) della copertura finanziaria dell’impegno stesso, ossia la capienza del relativo intervento del bilancio per quanto riguarda gli importi indicati nelle fatture in virtù delle quali è stato emesso il decreto ingiuntivo oggetto d’opposizione».

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