X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

LAMEZIA TERME (CATANZARO) – È stata interrotta l’escalation delinquenziale che era stata messa in atto da un giovane lametino con un passato caratterizzato da piccoli precedenti e che oggi si stavano trasformando in episodi delittuosi sempre più gravi.

I carabinieri hanno, infatti, proceduto all’arresto e al trasferimento presso la casa circondariale di Catanzaro di Ottavio Stranieri cl.’93 residente a Pianopoli, con l’accusa di detenzione e porto abusivo di materiale esplodente, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali gravi e danneggiamento.

Stranieri è stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Lamezia Terme a conclusione di una lunga serie di approfondimenti investigativi sul suo conto svolti dalla Stazione di Pianopoli con la collaborazione del Gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme.

Nel dettaglio, nel provvedimento emerge la personalità di Stranieri caratterizzata da “spiccata aggressività”, inoltre, l’uomo viene collegato a tre episodi di cui sarebbe responsabile.

Iniziando dalla notte del 05 giugno del 2017, allorquando “al fine di incutere pubblico timore”, Stranieri «collocava e faceva esplodere un ordigno esplosivo di fattura artigianale nei pressi di alcuni cartelloni pubblicitari lungo la pubblica via a Pianopoli, totalmente incurante di possibili rischi per l’incolumità di eventuali passanti. Da un’attenta analisi del sistema di videosorveglianza cittadino e da approfondimenti investigativi si è potuti giungere – spiegano i carabinieri – all’identificazione di Stranieri quale autore del gesto».

Successivamente, «il giovane veniva trovato in possesso di una motocicletta rubata nel Comune di Feroleto Antico. La pericolosità dello Stranieri emerge infine nell’ultimo evento risalente al 18 dicembre 2017. Un lungo inseguimento per le vie trafficate di Lamezia Terme di una Toyota Yaris che non aveva arrestato la marcia ad un posto di controllo effettuato da una pattuglia della Guardia di Finanza. Alla guida dell’utilitaria sempre il ragazzo che, per guadagnare la fuga – concludono i militari – sperona il mezzo militare e successivamente effettua una serie di manovre pericolosissime che portano la pattuglia a collidere con un altro veicolo. Pertanto, alla luce delle risultanze investigative inerenti i citati eventi delittuosi connotati da condotte particolarmente gravi ed allarmanti».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE