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Mario Oliverio

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CATANZARO – «Oliverio e Iacucci determinatori ed istigatori» delle condotte contestate dalla procura di Catanzaro, nell’ambito di un fascicolo-stralcio derivante dall’inchiesta su Calabria Verde.

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Fascicolo che ora, dopo l’avviso di conclusione indagini a sei indiziati, registra la richiesta di rinvio a giudizio da parte del pm, con udienza preliminare fissata per il prossimo 12 dicembre. Oltre al governatore Mario Oliverio ed al presidente della provincia di Cosenza, Franco Iacucci, nel procedimento sono indagati anche il sindaco di Acquaro (Vv), Giuseppe Barilaro; l’ex assessore regionale Michele Trematerra; Paolo Furgiuele e Franca Arlia, rispettivamente ex manager ed ex dirigente entrambi di Calabria Verde.

Tutto ruota attorno all’attribuzione del “comando” dell’azienda Calabria Verde, nel centro montano di Serra San Bruno (Vv) dell’azienda forestale Calabria Verde, posto assegnato a Giuseppe Barilaro. Secondo la ricostruzione della procura di Catanzaro, Barilaro sarebbe stato nominato per far ottenere ai politici coinvolti, un ritorno elettorale nel territorio in cui lo stesso esercitava la carica di sindaco.

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DEL PRESIDENTE OLIVERIO DURANTE IL CONSIGLIO REGIONALE

L’incarico, dunque, non sarebbe stato affidato in funzione alle effettive esigenze dell’azienda ex Afor. Le sei persone citate sono indagate a vario titolo per abuso d’ufficio e per la continuazione del reato ipotizzato.

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