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I rifiuti che invadono le strade di Lamezia Terme

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LAMEZIA TERME – Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Lamezia Terme hanno notificato 7 informazioni di garanzia relativi al reato di interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità nei confronti dei responsabili della Multiservizi e della ditta Daneco.

Il provvedimento, emesso dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, guidata dal Procuratore Salvatore Curcio, ha avviato le indagini, perché la città di Lamezia Terme versa in una situazione di emergenza per l’enorme quantità di rifiuti ammassati in più zone della città (LEGGI LA NOTIZIA).

Le persone indagate sono: per la Lamezia Multiservizi l’amministratore unico Eliseo Bevivino, il direttore generale Paolo Villella e il responsabile del servizio igiene urbana, Valter Severi, per la Daneco l’avvocato Andrea D’Ovidio, commissario liquidatore della Daneco, Sergio Testa, direttore tecnico, Mario Scardamagli e Claudio Guarneri.

Una criticità che, fa notare la stessa procura, non coinvolge solo le aree periferiche ma anche il centro città nonché, ancor più gravemente, le strade poste nelle immediate vicinanze degli Istituti Scolastici.

I bidoni dell’immondizia (cassonetti) presenti nelle zone della città non ancora servite dal servizio della raccolta differenziata “porta a porta”, oltre ad essere sovraccarichi in modo straripante, sono circondati da sacchi multicolore di grandi dimensioni accatastati che creano vere e proprie discariche a cielo aperto, ma anche da rifiuti ingombranti. Anche nelle frazioni collinari e pedemontane c’è la medesima situazione; i cassonetti sparsi sul territorio diventano quotidianamente ricettacolo di qualsiasi tipo di rifiuto ed animale, che possono portare ad una vera e propria emergenza igienico-sanitari.

Il Commissariato di Lamezia Terme, su delega del Procuratore della Repubblica, procederà ad effettuare gli interrogatori dei responsabili della Lamezia Multiservizi S.p.A., e della Daneco S.r.L.

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