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L'auto dell'avvocato Pagliuso

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LAMEZIA TERME – E’ stata eseguita dal medico legale Fernando Cimbalo, nominato dalla Procura della Repubblica, l’autopsia sulla salma dell’avvocato Francesco Pagliuso, 43 anni, assassinato nella serata del 9 agosto scorso ma il corpo ormai senza vita è stato trovato alle 3 del 10 agosto dai carabinieri allertati dalla compagna del noto penalista che non riusciva a contattarlo al telefono (LEGGI LA NOTIZIA DEL DELITTO E GUARDA LE FOTO). Secondo quanto sarebbe emerso dagli accertamenti, l’avvocato sarebbe stato raggiunto da due dei tre colpi dal revolver.

La salma è stato consegnata ai familiari dell’avvocato i cui funerali si terranno domani alle 17 presso la chiesa del Rosario in piazza della Repubblica nei pressi del tribunale di Lamezia. Sempre domani, alle 14.30, sarà allestita la camera ardente nel tribunale di Lamezia Terme. Sul fronte delle indagini i carabinieri continuano a scavare soprattutto nella vita professionale dell’avvocato che aveva lo studio legale a due passi dal tribunale e un altro, insieme alla sorella, a Soveria Mannelli, paese di origine di Pagliuso.

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Gli investigatori hanno sentito i collaboratori del legale nonchè la sorella ma anche chi, soprattutto negli ultimi periodi, ha avuto a che fare con l’avvocato con varie pratiche legali molte delle quali vagliate dai carabinieri. La pista professionale è quella maggiormente battuta dagli inquirenti anche se, così come ha confermato il procuratore della Repubblica di Lamezia, Luigi Maffia, nessuna pista viene esclusa.

Quello che finora è chiaro è che a sparare contro l’avvocato è stato un killer che attendeva il professionista all’interno del giardino dell’abitazione del legale (via Marconi) e quando la vittima è rientrata a casa (intorno alle 22.30) varcando il cancello d’ingresso a bordo di un Suv Wolkswagen, nel momento in cui l’auto si è fermata sul viale del giardino, il sicario è spuntato da una siepe esplodendo 4 colpi di revolver di cui tre hanno attinto il professionista al collo e alla testa.

Lo sportello anteriore del conducente è stato trovato aperto e questo significa che l’avvocato stava per scendere dall’auto ma il killer non gli ha dato scampo. Una dinamica chiarita dalle immagini della videosorveglianza dell’abitazione del professionista in cui si nota la sagoma del killer entrare nel giardino attraverso un foro alla recinzione e attendere l’arrivo dell’avvocato.

Dalle immagini si notano anche le fiammate dei colpi di pistola. Quindi si batte soprattutto la pista dell’attività professionale di Pagliuso, impegnato in importanti processi contro le cosche lametine e non solo. Pagliuso aveva investito anche nella ristorazione essendo socio nei ristoranti “Giardini del Novecento” e “Novecento” di Lamezia.

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