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Luigi Berlingeri

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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Una discussione tra gli abitanti del campo Rom di Lamezia Terme è degenerata fino a sfociare in una vera e propria sparatoria che ha portato ad un morto.

Sul posto, in località Scordovillo, si sono recati gli agenti della polizia del Commissariato di Lamezia Terme per verificare l’accaduto e indagare alla ricerca del movente preciso e soprattutto dell’assassino.

La vittima è un uomo adulto, Luigi Berlingeri 50 anni, colpito alla testa. La Polizia ha ascoltato diversi testimoni e il presunto killer sarebbe stato individuato, ma sono in corso le ricerche e ulteriori accertamenti.

Secondo la ricostruzione della polizia, la lite avrebbe cointolto un gruppo di persone nel campo Rom. Non è chiaro il ruolo della vittima, se fosse partecipe alla lite o se fosse intervenuto per sedarla. L’unico dato certo è che Berlingeri è stato colpito da un colpo di fucile al volto. Le indagini, dirette personalmente dal procuratore Salvatore Curcio, sono rese ancora più difficili per il comportamento omertoso nel campo Rom. 

La vittima nel 2011 era stata arrestata per trasporto non autorizzato e smaltimento illecito di rifiuti pericolosi

Non è la prima volta che si verifica una sparatoria all’interno del campo rom. Il 9 agosto del 2010 al termine di una lite rimase ferita una bimba. Il campo rom da molti anni rappresenta una vera e propria emergenza per la città. A marzo del 2011 la Procura della Repubblica dispose il sequestro del campo ordinando lo sgombero ma non si fece nulla.

La Procura sottolineò che il campo rom non è più territorio sottoposto a controllo dello Stato o del Comune di Lamezia Terme ma è un “fortino” presidiato dai rom e degradato a “discarica” e “ghetto” nel quale emarginazione sociale, degrado ambientale, urbanistico ed edilizio, degrado igienico-sanitario e rischio di incendi e di epidemie, convivono in una criminogena miscela esplosiva. Al campo rom si delinque indisturbati, si ricovera e si impiega quanto provento delle attività delittuose commesse all’esterno e si smaltisce ciò che non serve con l’abbandono incontrollato sul posto”.

 

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