X
<
>

La comunità ministeriale per minori di Catanzaro

Condividi:
3 minuti per la lettura

CATANZARO – Una “evasione” in piena regola dalla comunità ministeriale che si trova a fianco dell’Istituto penale minorile di Catanzaro, quindi la fuga a bordo di un’autovettura che attendeva fuori e poi le scene di guerriglia urbana nel tentativo di impedire l’intervento della polizia. Sono state ore drammatiche quelle vissute ieri sera, intorno alle 21, a Catanzaro. Una scia di violenza iniziata nella zona di via Paglia e finita in viale Isonzo, quartiere a Sud della città segnato da una massiccia presenza di persone della comunità rom che abita negli alloggi popolari in gran parte occupati abusivamente.

Ad allontanarsi dalla comunità, dove era stato affidato per un arresto, come accertato dalla polizia, è stato il diciassettenne P.S., già noto alle forze dell’ordine, che ha trovato un’autovettura ad attenderlo all’esterno. L’auto è partita a folle velocità, tagliando in due il capoluogo in direzione sud. In pochi minuti è scattato l’allarme e la polizia di Stato ha iniziato le ricerche.

Il presidio costante del territorio, anche grazie alle pattuglie predisposte per il servizio di controllo del territorio per le restrizioni collegate all’emergenza Covid, ha permesso di rintracciare l’auto con a bordo il giovane nei pressi di viale Isonzo, dove le Volanti sono riuscite a bloccarla. In pochi minuti, però, la zona è stata assediata da un nutrito gruppo di persone di etnia rom. È sembrato che l’operazione fosse stata organizzata per tempo, considerata la rapidità con cui tutto è avvenuto.

Le pattuglie della polizia sono state circondate e, approfittando anche della scarsa illuminazione, sono partite aggressioni fisiche e verbali. Una poliziotta è stata colpita probabilmente da un pugno al volto, riportando traumi che l’hanno costretta a ricorrere alle cure mediche al pronto soccorso dell’ospedale “Pugliese”, ma anche altri agenti hanno riportato traumi.

Quelle registrate per diversi minuti sono state scene di guerriglia urbana, a conferma di un clima di forte tensione che in questi giorni è stato alimentato anche dalle misure restrittive applicate nel quartiere, dove si registra un focolaio del virus tra la comunità rom stanziale. I poliziotti hanno dovuto lavorare con non poche difficoltà per riportare la calma, alla presenza di decine e decine di persone.

Le operazioni, coordinate dal vicequestore Giacomo Cimarrusti, sono durate alcune ore e almeno quattro sono le persone fermate dalla polizia, tra cui il giovane evasore e la madre. Secondo i riscontri della polizia, la donna sarebbe stata tra le persone a bordo dell’autovettura utilizzata per la fuga, mentre si sarebbe poi scagliata contro gli agenti che li avevano intercettati. Il bilancio finale è di quattro persone sottoposte a stato di fermo subito dopo i fatti, oltre alla cattura dello stesso minorenne fuggito dalla detenzione.

Gli accertamenti hanno permesso di verificare che il giovane si trovava ristretto in isolamento nella comunità, in attesa del tampone necessario per accertare l’eventuale contagio al Covid-19, previsto nelle prossime ore. Questo potrebbe avere agevolato le operazioni precedenti all’allontanamento. In ogni caso, la polizia ha avviato le indagini necessarie per ricostruire la fuga rocambolesca, ma anche per accertare eventuali altre responsabilità sull’aggressione ai danni degli agenti arrivati in viale Isonzo, sempre più considerato un quartiere ad alto rischio e dove è difficile garantire il pieno controllo del territorio.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE