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Un trasporto in autobus di migranti

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SIMERI CRICHI (CATANZARO) – Tragico epilogo pone fine alla vita di un cittadino immigrato che avrebbe dovuto raggiungere un centro d’accoglienza calabrese dopo lo sbarco sul territorio italiano.

L’uomo, un soggetto sulla trentina la cui età certa non è stata resa nota così come ogni altra generalità, si trovava a bordo di un autobus che dalla Sicilia, luogo in cui era sbarcato, si apprestava a raggiungere il Cara di Sant’Anna di Crotone insieme ad un nutrito gruppo di migranti distribuiti su più mezzi scortati dagli uomini della Polizia di Stato.

Per cause poco chiare ed ancora da accertare, l’uomo, raggiunto lo svincolo della nuova Strada Statale 106, nei pressi della Provinciale 16 di Simeri Crichi, avrebbe tentato una fuga disperata dal mezzo in cui viaggiava, lanciandosi dallo stesso mentre questo era ancora in movimento.

Ingenti le ferite riportate su tutto il corpo che vedevano fortemente compromesso un arto inferiore del malcapitato. L’uomo è stato quindi prontamente affidato alle cure dei sanitari del 118 che ne hanno disposto il trasporto d’emergenza presso l’Ospedale Pugliese del capoluogo.

Un quadro clinico parso sin dal primo momento fortemente complesso. Ore di intervento in sala operatoria non solo con l’intento di salvare la vita dell’uomo ma anche di evitare l’amputazione dell’arto.

Molteplici le trasfusioni di sangue per sopperire alle gravi emorragie. Poi la situazione precipita. L’uomo viene prima rianimato da un arresto cardiaco, ma non basta il miracolo dell’equipe medica del Pugliese che era riuscita a salvare la gamba dell’uomo.

Per complicanze ulteriori riscontrate su più parti del corpo, l’uomo perde la vita intorno alle 3.30 e svanisce insieme a lui quella speranza di un inizio migliore in una nuova terra.

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