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LAMEZIA TERME – Era costretta a vivere in uno stato di terrore, insicurezza, ansia, inquietudine e angoscia a causa degli atti persecutori nei suoi confronti. Per questo motivo, nei giorni scorsi, i carabinieri di Lamezia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un ventisettenne lametino pregiudicato, ritenuto responsabile di “atti persecutori”.

Il giovane, che non avrebbe accettato la fine della relazione sentimentale avuta con la vittima, dopo diverse scene di gelosie fatte soprattutto in pubblico, avrebbe iniziato anche pedinarla e ad effettuare continue chiamate al telefono, fino ad arrivare ad aggressioni fisiche e verbali verso la ragazza. La giovane, portata ormai all’esasperazione, stanca delle continue vessazioni e aggressioni, si è così rivolta ai militari dell’Arma, che hanno immediatamente applicato le procedure previste per il cosiddetto “codice rosso”, introdotto con la legge numero 69 del 2019 e, più in particolare, prevede l’applicazione di una serie di misure volte a rafforzare la tutela delle vittime dei reati di violenza domestica e di genere. Uno strumento. pertanto, assai importante, pensato dal legislatore per intervenire “in tempo” nei casi di violenza di genere; uno strumento a tutela delle donne e dei minori, baluardo di civiltà  all’interno dell’ordinamento.  

Le indagini e gli accertamenti dei Carabinieri, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, hanno consentito di ipotizzare che il ventisettenne, attraverso comportamenti violenti, aggressivi e prevaricatori, avrebbe ingenerato nei confronti della vittima uno stato di paura tale da alterarne, in modo incisivo, le sue abitudini quotidiane. Così, per il giovane si sono aperte le porte del carcere.

Resta, dunque, alta da parte dei Carabinieri l’attenzione nel contrasto alla “Violenza di Genere”. D’altronde ne sono una prova i frequenti arresti in flagranza di reato o su esecuzione di ordinanza dell’autorità giudiziaria e le denunce a piede libero di soggetti violenti. E quello del ventisettenne in parola è risultato essere l’ultimo in ordine di tempo. L’ultimo caso in cui a essere vittima è una donna; l’ultimo caso in cui si è riusciti a intervenire celermente, evitando, di conseguenza, che si scrivesse una storia diametralmente opposta..  

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