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Il Comune di Catanzaro

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CATANZARO – «Sono circa 1500 le famiglie in difficoltà a cui il Comune ha consegnato nel complesso 8500 buoni spesa, per un valore di 426mila euro, con i primi stanziamenti ricevuti dal Governo per far fronte all’emergenza coronavirus. Gli uffici del settore politiche sociali, diretto da Saverio Molica, hanno lavorato senza sosta in queste settimane per portare a termine le necessarie verifiche sulle dichiarazioni presentate dai cittadini e procedere, dunque, con l’assegnazione agli aventi diritto».

È quanto affermano, in una dichiarazione congiunta, il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo e l’assessore alle Politiche sociali, Lea Concolino. «Grazie alla collaborazione dei volontari del Gruppo comunale di Protezione civile – proseguono Abramo e Concolino – è stato, quindi, possibile recapitare i voucher direttamente a domicilio, nel rispetto delle regole di sicurezza, attraverso un cronoprogramma che ha consentito di coprire gradualmente tutti i quartieri della città. La task forse comunale è ora impegnata nel completare la consegna dei buoni spesa residui. La procedura è stata particolarmente complessa e articolata, ma grazie all’impegno del personale dedicato è stato possibile accorciare notevolmente i tempi normalmente previsti. Al termine delle verifiche, ancora in itinere, coloro le cui domande non sono state accolte saranno direttamente informati dagli uffici».

«L’impegno dell’amministrazione, che da tempo ha attivato una rete solidale grazie anche alle numerose donazioni pervenute – sostengono ancora il sindaco e l’assessore alle politiche sociali del Comune di Catanzaro – sarà, comunque, quello di cercare di soddisfare tutti i bisogni attraverso ulteriori sussidi e aiuti alimentari di cui si potrà disporre procedendo alla pubblicazione di nuovi bandi».

«A tal fine – concludono – la macchina comunale è già pronta a gestire la successiva “finestra” che, con gli annunciati stanziamenti da parte della Regione Calabria e il residuo finanziamento statale, potranno aprirsi a beneficio delle famiglie più colpite dalla crisi economica legata all’emergenza Covid-19».

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