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Sergio Abramo

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CATANZARO – L’aumento dei casi di coronavirus anche a Catanzaro (LEGGI I DATI DEL BOLLETTINO DI OGGI) ha spinto il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, a chiedere l’installazione di una tenda triage nel quartiere di Catanzaro lido, con l’obiettivo di «effettuare gli screening e assicurare una risposta più tempestiva ed efficace sul territorio».

La preoccupazione è quella che il virus possa essere stato alimentato dai focolai che si sono sviluppati nei giorni scorsi, mentre diventa sempre più difficile effettuare i tamponi utilizzando le solo strutture dell’Azienda sanitaria provinciale. Alla proposta del sindaco, la Protezione civile regionale ha garantito «la disponibilità a procedere con l’installazione della tenda nei prossimi giorni, presumibilmente nell’area della stessa Asp di viale Crotone».

Confronto Università ospedale per i posti letto

In questo clima, però, monta il confronto tra l’università “Magna Graecia” di Catanzaro e l’Azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio”. Sul tavolo c’è la necessità di aumentare i posti disponibili per affrontare l’emergenza della pandemia.

Per questo, era stato chiesto all’Ateneo di concedere gli spazi di un’area per ospitare il reparto di Geriatria del “Pugliese” per aumentare nell’ospedale i posti letto per pazienti affetti da coronavirus. Proposta respinta dal rettore dell’università “Magna Graecia” Giovambattista De Sarro che ha formulato una controproposta al commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio” e del Policlinico universitario “Mater Domini” di Catanzaro Giuseppe Zuccatelli.

De Sarro ha, infatti, chiesto di «riattivare con urgenza i posti-letto afferenti all’Unità operativa complessa di malattie infettive a direzione universitaria, già precedentemente attivi e operativi nel padiglione A del Policlinico universitario nel periodo della prima emergenza covid».

L’idea del rettore è quella di coinvolgere l’Ateneo nella gestione dei pazienti Covid e non di ospitare reparti diversi per lasciare che sia l’ospedale a portare avanti questo servizio per la pandemia.

«La riattivazione di questi posti-letto (12) – scrive De Sarro a Zuccatelli – può essere davvero immediata utilizzando gli stessi locali precedentemente utilizzati a tal fine (nono livello edificio A) e il personale infermieristico e medico già esistente e formato senza ulteriore aggravio di costi per l’Aou Mater Domini. Questi letti si aggiungerebbero ai 12 posti-letto attualmente attivi e utilizzati per malati affetti da malattie infettive non-covid, ubicati sempre al nono livello dell’edificio A del Policlinico universitario. Si arriverebbe così in tempi brevissimi e con un’adeguata integrazione di personale infermieristico e Oss per i malati non-covid, a disporre di ben 24 posti-letto complessivi afferenti alla UOC di malattie infettive utilizzabili per patologie Covid e non Covid».

«Un ulteriore vantaggio della presente proposta organizzativa – afferma il rettore – consisterebbe nella rapida utilizzazione delle nuove tecnologie basate su telemetria di cui sono già provviste le stanze utilizzabili per il ricovero dei malati Covid, con notevoli vantaggi assistenziali di gestione dei malati e in ottemperanza alle disposizioni ministeriali che prevedono l’attivazione rapida di posti di terapia sub-intensiva. La soluzione prospettata risponde anche alle esigenze organizzative dell’Uoc di Rianimazione Covid. Con questa organizzazione, infatti, nello stesso padiglione ospedaliero-universitario sarebbero attivi e disponibili reparti intensivi e non intensivi covid-dedicati evitando trasferimenti pericolosi di ammalati in gravi condizioni da Germaneto al Pugliese e viceversa. Vale sottolineare, infine, che i percorsi dedicati a pazienti covid di collegamento tra reparti intensivi e non intensivi sono già stati attivati e collaudati nella prima fase dell’emergenza covid con ampie garanzie di sicurezza».

Avvocatessa positiva

Intanto, l’avvocatessa di Catanzaro risultata positiva al Covid-19, oltre all’udienza del 9 ottobre, avrebbe partecipato ad un’altra udienza tenutasi pochi giorni dopo dinnanzi ad un giudice della sezione civile del Tribunale. A darne notizia il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro, Antonello Talerico.

«Anche il fratello e collega dell’avvocato di Lamezia Terme già risultato positivo – ha detto Talerico – avrebbe avuto accesso nel Tribunale di Catanzaro il 16 ottobre, sempre dinnanzi ad un giudice civile, al terzo piano del palazzo di giustizia».

L’esito del tampone effettuato dall’avvocato di Lamezia Terme che ha avuto accesso al tribunale di Catanzaro dovrebbe arrivare nella giornata di domani.

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