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Saverio Cotticelli

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CATANZARO – L’ormai ex commissario Saverio Cotticelli aveva approvato il Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera per l’emergenza COVID-19 in Calabria che era stato successivamente deliberato anche dal ministero della Salute, ma la gestione commissariale aveva comunque evidenziato altre criticità.

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, ha fatto chiarezza sulla gestione Cotticelli nel corso del question time alla Camera, confermando alcune tesi espresse dall’ex generale dei carabinieri ed evidenziando alcune difficoltà del sistema commissariale.

Il ministro ha sottolineato che il Piano «è stato adottato dalla struttura commissariale» guidata da Saverio Cotticelli, «con decreto del Commissario ad acta n. 9
del 18 giugno 2020. Il piano è stato quindi approvato dal Ministero della salute il 3 luglio 2020 e trasmesso al Commissario straordinario per l’emergenza il successivo 6 luglio».

«Il Piano – ha aggiunto – prevede, rispetto alla dotazione iniziale di posti letto di terapia intensiva, un incremento di 134 posti letto, nel rispetto dello standard previsto dal decreto-legge n. 34 del 2020 (0,14 posti letto per 1.000 abitanti)».

Nel ripercorrere gli atti relativi alla nomina di Cotticelli, D’Incà ha aggiunto che la «conferma del commissario Cotticelli, ricordo che lo stesso è stato nominato nel dicembre 2018 e confermato, in occasione della sostituzione del relativo sub-commissario, nel luglio 2019».

Il ministro ha, quindi, rappresentato le prospettive che derivano dal nuovo “Decreto Calabria”: «Il decreto-legge recante misure urgenti per il rilancio del servizio sanitario della regione Calabria, presentato ieri alla Camera ha come obiettivo principale rialzare in modo adeguato i livelli essenziali di assistenza».

Tra le principali finalità del decreto elencate da D’Incà in Aula, anche quella di «prevedere un fondo di solidarietà di 60 milioni di euro per tre anni per ridurre il debito della sanità calabrese».

Per il ministro, la «gestione dell’emergenza sanitaria in Calabria è priorità per l’azione del governo, mentre «Quanto all’attività della struttura commissariale, ferma restando la situazione di squilibrio economico e finanziario della regione Calabria, si osserva che il monitoraggio effettuato a maggio 2020 nel competente tavolo tecnico, con riferimento all’ultimo trimestre 2019, ha presentato un disavanzo dopo il conferimento delle coperture pari a 10 milioni di euro e un disavanzo prima del conferimento delle coperture pari a 116,172 milioni di euro. Nel tavolo tecnico di verifica di ottobre 2020 sono emerse criticità derivanti dall’inesigibilità di un credito in seguito a una sentenza della Corte di Cassazione. L’impossibilità di riprodurre questa posta positiva in bilancio, unitamente ad altre poste, ha determinato un disavanzo di circa 104 milioni di euro».

Inoltre, per il ministro, l’erogazione dei Lea «numericamente non ha raggiunto la sufficienza». Dati che, secondo l’ex commissario Cotticelli, sarebbero stati falsati dal mancato caricamento dei numeri da parte delle singole Aziende sanitarie (LEGGI LA DIFESA DI COTTICELLI). Un vero e proprio “complotto”, secondo l’ex commissario, che non ha escluso il ricorso alla magistratura con una denuncia rispetto a quanto accaduto.

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