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L'analisi di un tampone

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CATANZARO – Gli ultimi 127 tamponi anti-Covid, inviati dalle cinque Aziende sanitarie provinciali calabresi per essere processati dall’Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno di Portici (Napoli), hanno fatto emergere, in Calabria, 11 casi di positività – pari a circa il 9% del totale – alla “variante inglese” del virus Sars-Cov2.

A riferirlo sono il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, e il commissario ad acta della Sanità, Guido Longo. Nei giorni scorsi, lo stesso Spirlì aveva evidenziato la possibilità di avviare la chiusura delle attività più a rischio in caso di aumento della “variante inglese” (LEGGI).

In particolare, sono stati riscontrati sei casi in provincia di Vibo Valentia, quattro in quella di Catanzaro e uno in quella di Cosenza.

Il presidente e il commissario, è scritto in una nota, «ringraziano l’Istituto di Portici per la preziosa e continua collaborazione e comunicano che la verifica sulla presenza delle varianti del virus sarà sistematica».

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