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Una delle proteste davanti la clinica di Catanzaro

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CATANZARO – Il Tar della Calabria ha annullato la delibera con cui l’Asp di Catanzaro non aveva concesso la convenzione al Sant’Anna Hospital di Catanzaro a causa dell’indagine penale “Cuore matto” in corso e il mancato accreditamento per l’anno 2020.

Secondo i giudici del Tribunale amministrativo l’accreditamento della clinica cardiochirurgica doveva ritenersi invece attivo in quanto rinnovato automaticamente ogni triennio mentre l’indagine penale risulta “inconferente” rispetto alla decisione dell’Asp.

I magistrati amministrativi quindi hanno evidenziato la necessità che l’Azienda sanitaria catanzarese debba rideterminarsi in ordine alla contrattualizzazione 2020, mentre nei prossimi giorni i commissari dovranno rendere note le proprie decisioni in relazione all’accreditamento della struttura sanitaria per il 2021.

Il presidente del Consiglio di amministrazione di Villa Sant’Anna Spa, Gianni Parisi, ha evidenziato che «ancora una volta, è la terza volta in pochi mesi, i giudici del Tar Calabria annullano, con sentenza n.1079/2021, un provvedimento dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro ritenuto evidentemente illegittimo».

«Il nostro legale di fiducia avv. Alfredo Gualtieri – aggiunge – ci ha appena informato che il Tar Calabria con sentenza depositata in data odierna, spiega, con dovizia di particolari, i motivi per i quali la deliberazione n.443 del 13/04/2021 – a firma dei Commissari Straordinari Gullì, Musolino, Latella e dei direttori amministrativo Marchitelli e sanitario Lazzaro – è da ritenersi non legittima».

Parisi ha spiegato che «la delibera annullata è quella con la quale l’Asp ha deciso di non contrattualizzare il S. Anna Hospital adducendo come motivazione l’indagine penale “Cuore matto” e la mancanza di accreditamento per l’anno 2020. Circostanze queste, puntualmente “smontate” dalla domanda cautelare proposta dall’avv. Alfredo Gualtieri ed oggi accolta dal Tar. Ciò detto e preso atto che le ragioni da noi sempre sostenute trovano adesso ripetuta “grazia” presso il Tribunale amministrativo regionale della Calabria, ci attendiamo che l’Asp proceda tempestivamente alla soluzione della problematica per l’anno 2020, che come è facilmente comprensibile ha creato e continua a creare grave danno e pregiudizio a Villa S. Anna SpA, ai suoi dipendenti, ai collaboratori oltre che pregiudicare i livelli di assistenza sanitaria per i tanti pazienti che a causa di un prolungato atteggiamento ostativo dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro non riescono a curarsi. E’ di solare evidenza – dichiara ancora il presidente del Cda – che le istanze del S. Anna meritino maggiore attenzione presso gli uffici Asp e perciò attendiamo che i responsabili provvedano nel giro di pochissimi giorni a contrattualizzare la struttura anche per il 2021. Struttura che, a causa di un atteggiamento palesemente vessatorio, ha visto, fin dal 23/12/2020, fortemente compromessa la propria attività con gravissimo rischio per la continuità aziendale».

«E’ appena il caso di sottolineare – sottolinea Parisi – come da tali atteggiamenti derivino, così come abbiamo già avuto modo di documentare nelle sedi opportune: danno economico per la Villa S. Anna SpA; “danno erariale” per le casse del Servizio sanitario regionale; danni morali ed economici incalcolabili per le centinaia di pazienti costretti a trasferirsi, con intera famiglia, fuori sede per ricevere i trattamenti sanitari che S. Anna non ha potuto rendere; danni morali ed economici incalcolabili per le centinaia di dipendenti e medici del S. Anna che, posti in cassa integrazione, non hanno potuto rimborsare rate di mutuo, prestiti e in alcuni casi hanno dovuto rinunciare a progetti di vita».

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