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L'ospedale Pugliese di Catanzaro

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CATANZARO – Una transazione ed un “peso” da 1,3 milioni di euro sul bilancio saranno il ricordo del patto d’intesa, mai portato a compimento, tra la Regione e il Bambino Gesù di Roma. Correva l’anno 2012 e l’accordo prevedeva la realizzazione del Centro Pediatrico all’interno dell’Ospedale Pugliese di Catanzaro, quale hub regionale di assistenza pediatrica di primo e secondo livello.

Il presidio ospedaliero di proprietà della Santa Sede ha così chiesto conto di 17 fatture emesse tra il giugno del 2013 e l’ottobre del 2020. Documenti contabili per un valore complessivo di poco superiore ad 1,7 milioni di euro che non erano state mai liquidate “a causa dei dubbi sollevati dagli uffici aziendale del Pugliese in ordine alle effettive prestazioni rese dal Bambin Gesù e al mancato/parziale raggiungimento degli scopi previsti dal protocollo d’intesa”.

A questo punto però – come emerge dal documento di transazione sottoscritto dal commissario straordinario aziendale, Francesco Procopio e dal Presidente del Bambin Gesù, Mariella Enoc – è prevalsa “la finalità e lo spirito di bonario componimento dei rapporti tra le parti”. La transazione prevede che il “Pugliese” paghi 1,3 milioni in un’unica soluzione entro la fine dell’anno o in alternativa 1,398 milioni di euro in tredici mensilità entro la fine del prossimo anno.

Il funzionamento dell’accordo e l’operatività dell’una o dell’altra ipotesi dipende da quando sarà erogata l’anticipazione di liquidità prevista dalla Legge di Bilancio dello scorso anno per far fronte al pagamento dei debiti maturati alla data del 31 dicembre 2019. E dunque se l’erogazione dovesse avvenire entro la fine dell’anno corrente, il Pugliese liquiderà l’intera cifra di 1,3 milioni di euro netti, con un “risparmio” del 25,63% delle somme fatturate e degli interessi legali e moratori sullo stesso importo, rinunciate dal Bambin Gesù.

Diversamente, qualora non dovesse arrivare in tempo l’anticipazione di liquidità, si attiverà la seconda ipotesi. Poco più di 98.000 euro aggiuntivi che saranno corrisposti entro la fine dell’anno prossimo. Nello specifico, sarà corrisposta una prima rata da 200.000 euro entro quest’anno, 11 rate da 100.000 euro per ciascuna mensilità dell’anno prossimo e 98.462,63 euro a dicembre. La rinuncia del Bambin Gesù in questo caso sarà al 20% dell’importo fatturato ed agli interessi.

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