X
<
>

Un parco eolico in mare

Condividi:
2 minuti per la lettura

CATANZARO – Una società realizzata per sviluppare il progetto per realizzare un parco eolico marino galleggiante al largo di Catanzaro.

L’iniziativa è di Falck Renewables S.p.A. e BlueFloat Energy, due importanti operatori del settore energetico, che hanno dato vita a una partnership paritetica per lo sviluppo di parchi eolici marini galleggianti al largo delle coste italiane.

«La partnership – evidenziano le società – si fonda sulla profonda conoscenza della realtà industriale ed energetica italiana di Falck Renewables, unita all’esperienza, unica a livello mondiale, di BlueFloat Energy nell’eolico marino galleggiante».

Dopo studi preliminari approfonditi, evidenziano, è stata creata una società ad hoc per lo sviluppo di una proposta progettuale per realizzare un parco eolico marino galleggiante al largo di Catanzaro: Minervia Energia.

Le società evidenziano le peculiarità della regione: «Grazie alla potenza del vento e alla profondità dei suoi fondali, la Calabria si conferma vincente per questa tecnologia: il sistema virtuoso generato dall’eolico marino galleggiante con lo sviluppo di nuove attività e investimenti infrastrutturali specifici genererà benefici diretti e indiretti a lungo termine per l’intero sistema regionale».

L’Italia, si legge nel comunicato, «con i suoi oltre 11.000 km2 di superficie marina adatta all’eolico galleggiante, ha una grande opportunità di produrre energia verde “in casa” che soddisfi la crescente richiesta di energia rinnovabile, aumentandone la quota nel mix energetico e riducendo l’impiego delle fonti fossili e la dipendenza di approvvigionamento da altri Paesi.Il parco eolico marino Minervia Energia è progettato con le Migliori Tecnologie Disponibili».

Si punta molto sulle caratteristiche di questo territorio: «La potenza del vento al largo del Golfo di Squillace è una preziosa risorsa che, se adeguatamente sfruttata può produrre energia pulita all’infinito. L’eolico marino con tecnologia galleggiante consente il posizionamento delle pale eoliche in mari aperti e profondi, come il Mediterraneo, senza realizzare fondazioni fisse. Questa caratteristica permette di minimizzare gli impatti sull’ambiente marino e terrestre durante tutte le fasi del progetto».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE