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L'iniziativa per i nuovi lavori in Calabria

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CATANZARO – Una linea ferroviaria sulla fascia ionica ammodernata dopo 150 anni. Un intervento storico, che consentirà di potenziare un’area del Paese in assoluta difficoltà in termini di collegamenti ed infrastrutture. In questa direzione è stato sottoscritto il protocollo d’intesa tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Regione Calabria e Rete ferroviaria italiana, rappresentanti rispettivamente da Graziano Delrio, Mario Oliverio e Maurizio Gentile.

Gli interventi per la ionica

 

Tra i principali interventi previsti in quattro anni di lavoro: la velocizzazione della linea Ionica; l’eliminazione di alcuni passaggi a livello per migliorare gli standard prestazionali – regolarità e puntualità – e qualitativi dei servizi di trasporto su ferro e su gomma, anche attraverso la realizzazione di opere viarie alternative; il rinnovo degli scambi e dei binari, nei punti della rete in cui è necessario; il prolungamento di alcuni sottopassi e la costruzione di nuovi; la riqualificazione delle stazioni, con particolare attenzione a quelle con maggiore traffico di viaggiatori. Quindi anche la velocizzazione del collegamento ferroviario Aeroporto di Lamezia – Lamezia Terme Centrale – Germaneto – Catanzaro Lido. Oliverio ha sottolineato che gli obiettivi sono quelli di “consentire una migliore accessibilità alla regione” e “una migliore mobilità nella regione”. “Abbiamo compiuto una scelta – ha aggiunto – quella di investire in grandi progetti di ammodernamento strutturale di cui la Calabria ha bisogno”. L’intervento sulla rete ionica, ha proseguito il governatore, permette di avere “un investimento che si realizza in questa portata dopo 150 anni, mi auguro che per il prossimo non ci vorranno altri 150 anni. C’è anche un problema di approccio e di metodo. Non illustriamo un programma, ma un cronoprogamma che parla della realizzazione. Non un impegno – ha aggiunto Oliverio – ma l’inizio dei lavori a partire da giugno, quando tra Catanzaro Lido e Sibari sarà chiuso il traffico ferroviario per iniziare i lavori, con i lavori che dureranno quattro anni”.

Il presidente della Regione ha anche sottolineato il significato dell’intervento: “Abbiamo collocato questo programma in una visione di sistema, sancita nel piano regionale dei trasporti approvato dopo venticinque anni. Uno strumento – ha aggiunto – che ci consente di costruire il sistema, considerando che la ferrovia ionica è un asse fondamentale per aiutare una parte del territorio della Calabria che è quella più in sofferenza. Inoltre, si inserisce nel sistema Catanzaro Lido-Lamezia che ci consente di connettere l’asse anche all’aeroporto di Lamezia dove dovrà arrivare la stazione”. Rispetto ai progetti futuri, Oliverio si è soffermato sull’alta velocità: “Riteniamo che questa regione deve avere le stesse opportunità dell’altra parte del Paese rispetto all’alta velocità, per questo abbiamo messo risorse sullo studio di fattibilità”.

Per il Ministro Delrio, la volontà è quella di “ridare più dignità a tutte le linee regionali e fare in modo che attraverso la ferrovia si sviluppi l’economia e il turismo”. Delrio ha aggiunto: “Da tantissimi anni non si faceva un investimento sulla ferrovia ionica, ora invece abbiamo fatto un programma molto ambizioso. Sono molto felice perché insieme alla Regione Calabria abbiamo finalmente messo a disposizione grandissime risorse, più di 450 milioni di euro. Sono lavori che inizieranno subito, non è una promessa”. Secondo il Ministro si tratta di “un programma molto ambizioso, fatto insieme alla Regione, dopo la Salerno Reggio Calabria che è stato un grande successo credo che anche questo sarà un segnale di rinascita della Calabria nella legalità, nella trasparenza e nella buona amministrazione”.

Il rilancio degli aeroporti

Davanti al Ministro dei Trasporti è stato impossibile non affrontare il tema degli aeroporti, tra scandali, inchieste e chiusure. Oliverio non ha dubbi: “Non possiamo avere meno di tre aeroporti in questa regione”. “Per quanto riguarda il sistema aeroportuale – ha aggiunto il governatore – siamo partiti da una situazione pesante, con due società in curatela fallimentare, le vicende della Sacal le conoscete, ma abbiamo dato con gli altri soci un nuovo assetto alla Sacal, aggiudicataria anche delle concessioni di Reggio e Crotone, gettando le basi per costruire il sistema aeroportuale calabrese”.

In questa direzione, Oliverio ha aggiunto: “Crotone deve essere rilanciato, attivando collegamenti sin da questa stagione estiva. Non possiamo avere meno di tre aeroporti in questa regione, e per incentivare questo progetto abbiamo pubblicato il bando per il marketing per creare la convenienza per le compagnie di volo ad investire. Un altro bando sarà pubblicato prima dell’estate per l’istituzione di nuove rotte. E’ questa una delle vie per concorrere alla crescita della regione – ha dichiarato Mario Oliverio – considerata la crescente attenzione che c’è nei nostri confronti”.

Anche il Ministro Delrio ha sottolineato il ruolo degli aeroporti calabresi: “Sia Crotone che Reggio Calabria hanno una buona prospettiva di sviluppo, ma ci vuole una buona gestione”. Lo stesso Ministro ha incontrato a Catanzaro il neo presidente della Sacal, Arturo De Felice, alla presenza del presidente della Regione, Mario Oliverio, ribadendo che “il fatto di avere scelto la strategia della messa in rete degli aeroporti, sono sicuro che darà un presente e un futuro molto diverso dal passato”. “Qui come in Puglia – ha spiegato Delrio – abbiamo deciso di fare una rete aeroportuale con i tre aeroporti, vedo una grande prospettiva di sviluppo”.

Presto i lavori sulla statale 106

Alle domande dei giornalisti sulla statale 106, Delrio ha risposto: “Spero nel corso dell’estate di poter annunciare l’avvio dei lavori sul terzo macrolotto della strada statale 106”. Il Ministro ha precisato che “sulla ionica c’è un problema, perché abbiamo avuto numerose difficoltà procedurali e burocratiche sul terzo macrolotto”, aggiungendo però che “intanto ci sono investimenti per 250 milioni sulla ionica e ne abbiamo finanziati altri per due miliardi. C’è un grande programma – ha concluso Delrio – ma concreto”.

Le occasioni per il porto di Gioia Tauro

Infine, soffermandosi sul porto di Gioia Tauro e sul progetto della “via della seta”, da cui lo scalo calabrese sarebbe escluso, Delrio ha detto: “Il sistema portuale si presenta come tutto unico, con le Autorità portuali riunite sotto un’unica regia centrale, quindi le opportunità di uno si riverberano su tutti gli altri”. Delrio ha ricordato la sua visita in Cina, insieme al Presidente Sergio Mattarella, affermando che “le compagnie cinesi lavorano già con Gioia Tauro e con tutti gli altri. La via della Seta aveva come terminale Venezia, quindi è un fatto storico”.

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