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Un cantiere edile

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CATANZARO – La Calabria alza la testa dopo i mesi difficili della pandemia e tutti gli indicatori economici rilevano una ripresa significativa per tutti i parametri. Le indicazioni arrivano dal rapporto sull’andamento congiunturale dell’economia calabrese della Banca d’Italia di Catanzaro.

Il rapporto, che si è avvalso della collaborazione della filiale di Reggio Calabria, è stato presentato dal direttore della filiale di Catanzaro della Banca d’Italia, Sergio Magarelli, e dai redattori Giuseppe Albanese (coordinatore), Tonino Covelli, Iconio Garrì, Enza Maltese e Graziella Mendicino.

Dall’occupazione alle imprese, dai risparmi agli effetti del Superbonus, tutto sembra indicare una fase di ripresa. D’altronde, BankItalia non ha dubbi: «Nella prima parte del 2021 l’economia calabrese è stata caratterizzata da importanti segnali di ripresa, seppur ancora insufficienti a colmare il calo registrato durante la crisi pandemica. La ripartenza congiunturale si è rafforzata progressivamente, spinta dalle riaperture delle attività e dal superamento delle precedenti restrizioni».

L’economia calabrese è coinvolta in una boccata d’ossigeno che arriva da tutti i settori, con «una diffusa crescita del fatturato delle imprese nei primi nove mesi dell’anno» e «la ripresa dell’attività economica è stata più rapida e intensa nel settore industriale». Il Superbonus ha trascinato il settore delle costruzioni, mentre nei «servizi la ripartenza è stata più graduale e permane ancora maggiore distanza rispetto ai livelli di attività pre-pandemia».

Le difficoltà, invece, sono collegate a investimenti ridotti e alla carenza delle materie prime che ha causato «un rialzo dei prezzi dei prodotti finali o in una riduzione dei margini di profitto».

 A presentare il rapporto, che si è avvalso della collaborazione della filiale di Reggio Calabria, sono stati il direttore della filiale di Catanzaro della Banca d’Italia, Sergio Magarelli, e i redattori del rapporto Giuseppe Albanese (coordinatore), Tonino Covelli, Iconio Garrì, Enza Maltese e Graziella Mendicino.

I vaccini aiutano la ripresa

A spingere sulla ripresa anche la maggiore mobilità e le occasioni offerte dal green pass, anche se «in diversi comparti l’operatività resta ancora lontana da quella precedente la pandemia» e «la metà delle imprese segnala di non aver ancora recuperato i livelli pre-pandemia».

In generale, evidenzia il rapporto della Banca d’Italia, «il quadro congiunturale del terziario ha beneficiato del ritorno della clientela negli esercizi commerciali e della ripresa nel comparto del turismo e dell’ospitalità, maggiormente colpiti dalle misure restrittive introdotte durante le fasi più acute della pandemia. Secondo informazioni provvisorie sui primi sei mesi del 2021 fornite dall’Osservatorio sul turismo della Regione Calabria, le presenze nelle strutture ricettive in regione sono tornate a crescere rispetto al 2020; la ripresa dei flussi turistici sarebbe proseguita anche nei mesi estivi».       

Nel commercio al dettaglio non alimentare, spiega l’istituto, «sono emersi segnali di diffuso aumento del fatturato in connessione al migliorato clima di fiducia. Le immatricolazioni di autovetture sono cresciute in maniera marcata nel primo semestre dell’anno; nei mesi estivi, però, si è registrata una riduzione dovuta anche ai problemi di approvvigionamento di semiconduttori, che hanno determinato ritardi nella consegna dei nuovi veicoli».

Per quanto riguarda il settore dei trasporti, Bankitalia segnala che «la ripartenza è risultata assai più lenta. Complessivamente, nei primi nove mesi dell’anno il numero di passeggeri transitati per gli aeroporti regionali è risultato ancora inferiore di oltre la metà rispetto allo stesso periodo del 2019. La riduzione è ancora più consistente per i passeggeri internazionali».

Ancora in difficoltà il porto di Gioia Tauro

Nel focus sul porto di Gioia Tauro è emerso che l’operatività «nei primi nove mesi dell’anno si è ridotta lievemente rispetto al corrispondente periodo dell’anno scorso (-4 per cento). Dopo la forte riduzione nel primo trimestre, dovuta a fattori organizzativi connessi al piano di investimenti in atto, nei mesi successivi il traffico container è tornato su livelli prossimi a quelli del 2020».

Cresce l’occupazione

Buoni i dati relativi all’occupazione: «Dopo le rilevanti ricadute della crisi pandemica sul mercato del lavoro calabrese, nel corso del 2021 sono stati registrati primi segnali di ripresa. Secondo i dati provvisori dell’Istat – ha spiegato la Banca d’Italia – l’occupazione è tornata a crescere a partire dal secondo trimestre dell’anno in tutte le aree del Paese. Tale andamento, secondo informazioni preliminari, avrebbe interessato anche la Calabria, che tuttavia nella media del primo semestre ha recuperato solo in parte l’ampia diminuzione dell’anno precedente».

Secondo la Banca d’Italia, inoltre, «l’aumento del divario di genere nell’occupazione osservato nel 2020 si è gradualmente riassorbito. Nei primi otto mesi del 2021 le donne sono tornate a ricoprire circa il 40 per cento delle posizioni di lavoro create (era il 32 per cento nel 2020), in linea con i livelli pre-pandemia. Le nuove posizioni sono aumentate anche per i lavoratori più giovani. Questi risultati sono prevalentemente legati alla ripresa delle assunzioni a termine, specialmente nei servizi turistici. Più dell’80 per cento dei posti di lavoro creati dall’inizio del 2021, infatti, è stato attivato con un contratto a tempo determinato (77 per cento nel 2019), mentre il contributo positivo dei contratti a tempo indeterminato è ancora riconducibile ai vincoli ai licenziamenti per motivazioni economiche e all’ampio ricorso agli ammortizzatori sociali. Secondo i dati Inps – prosegue il rapporto – nei primi nove mesi del 2021 sono state autorizzate quasi 36 milioni di ore di integrazione salariale, un livello elevato e solo di poco inferiore a quello del 2020 (37,5 milioni)».

Per Bankitalia infine «anche il lavoro autonomo − che lo scorso anno aveva subito gli effetti peggiori dell’emergenza Covid-19 – ha mostrato segnali di ripresa. Secondo i dati del Mef, nel primo semestre del 2021 le aperture di nuove partite Iva in regione sono risultate in aumento e prossime a quelle del 2019 (circa 10.200 nel 2021; erano 8.000 nel 2020)».

Il Superbonus premia il settore costruzioni

Secondo i dati forniti nel rapporto, «il settore delle costruzioni è stato interessato da importanti segnali di ripresa dell’attività economica. Sulla base dell’indagine della Banca d’Italia, condotta tra settembre e ottobre su un campione di aziende edili con almeno 10 addetti, circa due terzi delle imprese – si legge nel rapporto di Bankitalia – prevede un aumento del valore della produzione nel 2021. Il comparto delle opere pubbliche ha beneficiato dell’aumento degli investimenti degli enti territoriali nei primi nove mesi dell’anno in corso; inoltre, secondo i dati dell’Anac, a fine settembre il valore delle gare per opere pubbliche bandite in regione è aumentato di oltre la metà rispetto a un anno prima, segnalando un ulteriore possibile impulso al settore nei prossimi mesi».

Per la Banca d’Italia «il comparto residenziale ha invece tratto vantaggio dalle politiche di agevolazione fiscale (Superbonus) introdotte dal Dl 34/2020 (decreto ‘rilancio’). Secondo i dati del monitoraggio congiunto di Enea e Ministero della transizione ecologica, in Calabria gli interventi con almeno un’asseverazione protocollata al 30 settembre 2021 sono stati 1.972, per un importo complessivo di circa 327 milioni di euro (poco più del 4 per cento del totale nazionale). Le aspettative per i prossimi mesi sono decisamente positive, riflettendo anche le semplificazioni burocratiche e amministrative contenute nel Dl 77/2021 (decreto ‘semplificazioni’)».

Risalgono le esportazioni

Torna il segno positivo davanti al dato sulle esportazioni in Calabria. «Nel primo semestre del 2021 – segnala Bankitalia – le esportazioni di merci sono cresciute in modo deciso, dopo il forte calo del biennio scorso. Le vendite a prezzi correnti sono aumentate del 35 per cento circa rispetto al periodo corrispondente del 2020. L’incremento ha interessato tutti i principali settori di specializzazione regionale».

Più gente con il reddito di cittadinanza

Più complesso il dato socio economico, partendo ad esempio dal fatto che «la crisi pandemica ha comportato un aumento della povertà e della disuguaglianza dei redditi anche se le misure di sostegno varate dal Governo hanno permesso di mitigarne l’impatto». Infatti, «in Calabria aumenta il numero dei percettori del reddito di cittadinanza».

Nella nostra regione, «a giugno del 2021 il numero di nuclei percettori del Reddito di cittadinanza (RdC) e della Pensione di cittadinanza (PdC) è stato pari a circa 87.800 (di cui quasi 6.500 percettori di PdC) in aumento di 9 punti percentuali rispetto a dicembre 2020, una variazione in linea con il dato del Mezzogiorno ma superiore a quella media italiana (rispettivamente, 10 e 7 per cento). Le famiglie calabresi beneficiarie del sussidio – si legge nel rapporto – sono state il 10,9 per cento di quelle residenti in regione. Nel 2021 è aumentato anche il ricorso al Reddito di emergenza (Rem), in parte per effetto di alcune novità normative che hanno ampliato la platea dei beneficiari. I nuclei che a giugno hanno usufruito del Rem sono stati quasi 43.500, il 5,4 per cento delle famiglie residenti in Calabria (3,1 a dicembre dello scorso anno)».

Aumentano i soldi in banca

Nella prima parte dell’anno, in Calabria, è proseguita la crescita dei depositi bancari, anche se con un’intensità inferiore. Alla fine di giugno del 2021, i depositi detenuti dalle famiglie e dalle imprese calabresi presso il sistema bancario sono cresciuti nel complesso del 7,5 per cento rispetto a dodici mesi prima (10,1 per cento a dicembre); il tasso di crescita è ancora superiore ai livelli pre-pandemia ma inferiore a quellodel resto del Paese. I dati sono riportati nel rapporto di Bankitalia sull’economia della Calabria, presentato stamane a Catanzaro.  

Più finanziamenti ai privati

I finanziamenti bancari al settore privato non finanziario, in Calabria, alla fine di giugno 2021, sono cresciuti del 4,4 per cento rispetto a 12 mesi prima (3,3 a dicembre), un dato inferiore a quello del Mezzogiorno, ma superiore a quello nazionale.

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