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Aldo Ferrara

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CATANZARO – Bollette di luce e gas fuori controllo, così come i prezzi delle materie prime che implicano gli aumenti per i consumatori. Sono queste le condizioni economiche che si registrano negli ultimi tempi con una forte impennata dell’inflazione.

PREZZI ALLE STELLE PER LA SPESA: LE TESTIMONIANZE DEI CALABRESI

Su questo tema è intervenuto il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, analizzato con l’AdnKronos il caro bollette e i 4 miliardi stanziati dal governo: «Sono un punto di partenza per dare ossigeno a imprese e cittadini e il fatto che i 4 miliardi, almeno stando alle prime notizie, potrebbero essere recuperati senza ricorrere a scostamenti di bilancio e a ulteriore deficit non può che essere una buona notizia».

«Gli sforzi del Governo – osserva Ferrara – vanno dunque nella giusta direzione, ma serve agire anche con soluzioni strutturali. Le conseguenze dello shock energetico rischiano di diventare insostenibili per cittadini e imprese. Si stima che nel corso di quest’anno le imprese italiane dovranno spendere circa 37 miliardi di euro per l’energia, più di quattro volte rispetto al 2019. E’ chiaro che se non si interviene anche con soluzioni strutturali il problema è destinato a restare e, probabilmente, anche ad aggravarsi».

Per Ferrara, dunque, «a fronte dell’impennata del costo dell’energia, si rischia un blocco della produzione che potrebbe avere conseguenze catastrofiche per la stessa esistenza delle singole imprese, situazione che per alcune di queste si sta purtroppo già verificando. Occorre quindi intervenire subito. Come dicevo, i 4 miliardi stanziati dal Governo – ha spiegato – sono un buon punto di partenza e un incremento dei fondi stanziati sarebbe certamente positivo, ma occorre agire su più fronti. Un’opzione è ad esempio quella di intervenire sulle componenti fiscali delle bollette energetiche, per aumentare i livelli di esenzione, almeno per determinati settori, come recentemente suggerito anche dal Centro Studi di Confindustria».

In definitiva, sottolinea ancora il presidente di Unindustria Calabria, «occorre intervenire con un giusto mix di soluzioni immediate, per dare respiro a cittadini e imprese, e strutturali per affrontare il problema nel lungo termine. Dobbiamo certamente continuare a guardare alle rinnovabili, ma occorre sviluppare una politica energetica che consenta maggiore stoccaggio dell’energia. Unindustria Calabria ha già avviato con la Regione un confronto per mettere in campo un piano strategico sul versante energetico che sia funzionale alle dinamiche evolutive del contesto. Se questo è vero per la Calabria, a maggior ragione diventa sempre più urgente sul piano nazionale affinché siano indicate le giuste direttive».

«Nel medio termine – conclude Ferrara -, l’incremento della produzione di gas naturale mi sembra la soluzione più realistica e praticabile per gestire la transizione energetica. Nel lungo periodo, occorre anche procedere a un ripensamento della politica energetica del nostro Paese, in stretto coordinamento con l’Ue, gli Stati Membri e con i nostri partner internazionali. La transizione energetica è certamente auspicabile, ma non può avvenire in maniera brusca e scoordinata».

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