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CATANZARO – Quattro consiglieri regionali della Calabria, Giuseppe Aieta, Mauro D’Acri, Michele Mirabello e Gianni Nucera, chiedono un tavolo politico a Roma fra il segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti, e i rappresentati regionali del partito in vista delle lezioni regionali.

Il gruppo consiliare del Pd che ha iniziato la legislatura si è disintegrato nel corso dei cinque anni, considerati anche gli abbandoni di Antonio Scalzo, Giuseppe Neri, Franco Sergio e Vincenzo Ciconte, senza dimenticare le posizioni fortemente critiche di Carlo Guccione.

I quattro consiglieri firmatari della lettera rivolta ai dirigenti del Pd hanno scritto: «Si convochi con urgenza un tavolo politico in cui affrontare con estrema velocità la drammatica situazione politica calabrese. Lo si faccia perché c’è in ballo il destino di una regione e non dei singoli. Il metodo utilizzato nella scelta di Callipo – continuano – appare divisivo e rischia di allargare le distanze nello stesso Pd e nel campo del centrosinistra alimentando contraccolpi negativi di cui é facile prevedere gli esiti. Si faccia una discussione inclusiva di tutte le parti – hanno evidenziato i consiglieri – ribaltando il metodo utilizzato in queste settimane che ha visto, nelle interlocuzioni romane, coinvolta solo una parte del Pd calabrese a danno della variegata ricchezza di posizioni».

I consiglieri regionali hanno chiesto di «essere coinvolti nella discussione perché come consiglieri regionali del Pd abbiamo la necessità di dire la nostra essendo rappresentanti dei territori. Un Pd così drammaticamente diviso – hanno sottolineato – è un danno per la Calabria e per la comunità dei democratici. Attendiamo un atto di responsabilità dai vertici romani così come stiamo chiedendo da tempo».

Il centrosinistra e il Pd calabresi sono spaccati fra i sostenitori della ricandidatura del presidente Mario Oliverio e i fautori dell’appoggio a Pippo Callipo, l’imprenditore che sabato scorso ha annunciato di voler correre per la presidenza, ottenendo l’avallo del Pd nazionale.

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