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Il comune di Lamezia

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LAMEZIA TERME – Appare ora concreto il rischio che a Lamezia si torni al voto per le comunali. La prefettura di Catanzaro ha confermato, infatti, quanto sostenuto nei ricorsi al Tar contro le elezioni comunali di novembre 2019 avanzato dai candidati a sindaco Massimo Cristiano e Silvio Zizza oltre che da due candidati consiglieri comunali delle liste a sostegno di Cristiano.

Il viceprefetto Lucia Iannuzzi, ha infatti depositato la relazione al Tar concludendo che «le operazioni di verificazione si sono regolarmente svolte e, pur rimandando al contenuto dei verbali delle sedute per i dettagli delle attività e i relativi risultati, si dà atto in questa sede che quasi ogni incongruenza, errore o vizio dedotto nei ricorsi introduttivi ha trovato riscontro nell’esame dei verbali e, ove si sia proceduto in tal senso, nel riconteggio delle schede».

L’udienza di merito è stata fissata dal Tar per il 15 dicembre prossimo. Come si ricorderà, a maggio scorso, il Tar, aveva ritenuto necessario – accogliendo la richiesta degli avvocati dei ricorrenti, Chirumbolo, Papaleo e Pitaro – di procedere ad una verificazione sulle circostanze indicate nei ricorsi, in particolare, in 48 sezioni su 78 in cui sono state denunciate «gravissime e invalidanti irregolarità sostanziali risultanti documentalmente dai relativi verbali».

Nel ricorso si chiede l’annullamento del verbale del 5.12.2019 con cui l’Ufficio elettorale, a seguito del turno di ballottaggio, ha proclamato eletto Paolo Mascaro alla carica di sindaco di Lamezia, del verbale del 9.12.2019 con cui l’Ufficio elettorale ha proclamato eletti i consiglieri comunali, dei verbali delle operazioni elettorali svoltesi , oltre che nelle 37 sezioni sequestrate dall’Ufficio elettorale centrale istituito al Tribunale di Lamezia.

Se il Tar, quindi, dovesse decidere l’annullamento delle elezioni comunali, sarebbe una vera e propria beffa per la città di Lamezia considerato che si tornò al voto a novembre 2019 dopo due anni di commissariamento causato dallo scioglimento (il terzo) anticipato del Consiglio comunale per infiltrazione mafiose decretato a novembre 2017 e confermato definitivamente dal consiglio di stato a ottobre 2019, proprio a ridosso del voto di novembre 2019 quando Paolo Mascaro è stato rieletto sindaco.

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