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Amalia Bruni

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LAMEZIA TERME – In conferenza stampa in un noto hotel di Gizzeria Lido la candidata del centrosinistra Amalia Bruni ha presentato la coalizione in vista delle prossime elezioni per il rinnovo del consiglio regionale e l’elezione del presidente della Giunta.

Prima dell’inizio della conferenza stampa ai giornalisti ha detto: «Ci sono una serie di messaggi che vanno letti correttamente, io li ho recepiti e ho deciso di scendere in campo. Sto mettendo la mia faccia a servizio dei calabresi. Finora l’ho fatto come medico per molte persone, ora lo farò per tutti i calabresi».

La Bruni ha raccontato come «tantissima gente mi ha scritto esternando la sua soddisfazione per la mia scesa in campo anche persone che avevano messo da parte la tessera elettorale».

Ad una domanda sulla visione della politica la Bruni ha detto: «Penso che la politica ha fatto anche cose positive coma la nascita del centro di neurogenetica, i deficit sono in ordine di capacità gestionale ed è lì che dobbiamo puntare. Soprattutto a riavere la fiducia dei calabresi, riappropriarsi di una speranza che i calabresi hanno perso».

Per una che è abituata a far il medico ricercatore per molti è stato un salto nel buio, ma «quando venerdì hanno iniziato a chiamarmi Rubens Curia, Irto, Misiti, Graziano ho compreso che la mia persona poteva rappresentare il riscatto dei calabresi, un piccolo lievito aggregante. Io a servizio della collettività, 13.500 famiglie in carico prima ora oltre un milione ma da sola non posso farlo ecco perché ho richiesto l’aiuto della coalizione. Da sola non posso far nulla insieme possiamo»

Rispetto al futuro, poi, Amalia Bruni ha ribadito come ««Il primo cambiamento è nel nostro modo di pensare, di sentire. Avere un pensiero positivo. Qualsiasi tipo di evoluzione si costruisce sui presupposti. Bisogna avere una visione sistemica, globale e complessiva. Un percorso lungo che richiede fatica e tante persone. Per noi questo momento è importante. Con la coalizione abbiamo deciso di creare una squadra. Essere un tutt’uno. Mi chiamano quella delle mission impossible mi auguro sia possibile».

Infine alcuni punti fermi: «Chi pensa che un medico non possa farlo si sbaglia. È un percorso metodologico che va usato che non è solo scientifico ma si applica al quotidiano. Sono io che guido la coalizione e non altri. Impareremo a lavorare in squadra. Perché ognuno di noi è indispensabile per l’altro. La politica deve riacquisire buon senso».

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