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Ruggero Pegna

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LAMEZIA TERME – Prime “rogne” in vista per il Consiglio comunale. La questione era finita in Tribunale che dichiarò la cessazione della materia del contendere poiché il Consiglio comunale era stato nel frattempo sciolto per i brogli elettorali.

Con le rielezioni in quattro sezioni e l’ormai imminente reinsediamento dei consiglieri comunali (eletti per i voti delle 74 sezioni di novembre 2019 e per le preferenze delle sole quattro sezioni dove si è tornato alle urne il 3 e 4 ottobre scorsi) il caso riemerge a seguito di un diffida stragiudiziale, esposto e messa in mora di Vincenzino Ruberto, primo dei non eletti nel 2019 nelle liste dell’Udc (a sostegno del candidato sindaco Ruggero Pegna) per la decadenza dalla carica di consigliere comunale di Ruggero Pegna.

Ruberto ha inviato l’esposto alla Procura di Lamezia, al prefetto, al sindaco di Lamezia, al presidente del Consiglio comunale, al segretario generale del Comune di Lamezia, al dirigente del settore economico e finanza.

Ruberto, in particolare, diffida il sindaco Mascaro e il segretario generale pro tempore (Chiellino) a «un corretto e legittimo svolgimento delle procedure di convalida», chiamando in causa anche il dirigente del settore Economico e finanziario «a verificare e segnalare il danno erariale in capo a soggetti che hanno determinato la liquidazione dell’indennità di carica in favore di soggetti che hanno reso a suo tempo dichiarazioni mendaci, procedendo per quanto di competenza e rifacendosi patrimonialmente nei confronti dei responsabili».

Diffidato anche il Consiglio comunale – che si insedierà a breve – «dal convalidare il signor Ruggero Pegna a seguito della ripetizione delle elezioni dei giorni 3 e 4 ottobre 2021: e ciò prendendo atto degli esiti dell’intervenuto accertamento. La ripetizione del voto nelle 4 sezioni indicate corrisponde al primo turno elettorale, non essendoci stato il turno di ballottaggio e i consiglieri comunali saranno proclamati sulla base della somma dei risultati dei verbali del primo turno di novembre 2019 con i risultati dei verbali del primo turno di ottobre 2021, senza soluzione di continuità. Nella sostanza il signor Ruggero Pegna – si legge nella diffida – ha perso i benefici ininterrottamente ottenuti con la mendace dichiarazione del 20 dicembre 2019, che lo ha condotto ad essere convalidato in data 21 dicembre 2019 (delibera Consiglio comunale n° 1), in data 23 luglio 2020 (con delibera Consiglio comunale n° 23) con effetto di essersi realizzata la decadenza dalla carica di consigliere comunale già dal 21 dicembre 2019 il Pegna, insomma, ad oggi è da considerarsi decaduto». Ruberto nella diffida fa anche riferimento alla segnalazione di giugno scorso inviata alla Procura dai commissari prefettizi in cui è stata ricostruita l’intera vicenda e quindi tutti i vari passaggi: dalle istanze di accesso avanzate da Vincenzino Ruberto, alla verifica istruttoria e amministrativa su richiesta al Comune di Ruberto in particolare per la posizione di Pegna, alla prima deliberazione datata 20.12.2019 del Consiglio comunale sulla convalida degli eletti, alla delibera del Consiglio comunale del 23.07.2020 in cui si è ritenuto di non avviare il procedimento di contestazione di incompatibilità e ineleggibilità e quindi di decadenza dei consiglieri essendone venuti meno i presupposti a seguito dell’estinzione del debito dichiarando la ulteriore convalida dei consiglieri comunali.

Ruberto fa anche riferimento al segretario comunale Pasquale Pupo che avrebbe agito con ritardo e su questo aspetto, come si ricorderà, dalla segnalazione dei commissari prefettizi alla Procura (che a luglio scorso ha avviato un procedimento penale contro 5 consiglieri comunali), emerge che gli uffici comunali avrebbero dovuto inviare una segnalazione alla Procura della Repubblica relativamente alle presunte dichiarazioni mendaci dei consiglieri comunali indagati.

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