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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Non c’è pace per l’ex sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro che il prossimo 24 novembre, al turno di ballottaggio, si contrapporrà a Ruggero Pegna per determinare il futuro sindaco della città. Al centro dell’attenzione è piombata nuovamente la presunta incandidabilità di Paolo Mascaro. La Procura Generale di Catanzaro ha, infatti, chiesto un nuovo processo dinanzi alla Corte d’Appello.

Occorre ricordare che pochi giorni fa, il 6 novembre, la Corte d’Appello di Catanzaro aveva confermato la sentenza di primo grado e Paolo Mascaro è stato giudicato candidabile. L’incandidabilità era stata invece confermata per due ex consiglieri comunali.

Il ricorso presentato alla Suprema Corte di Cassazione dalla Procura generale di Catanzaro non fa però riferimento alla sentenza numero 50/2019 pronunciata lo scorso 6 novembre ma si riferisce alla sentenza numero 51/2019. Con questa era stato dichiarato improcedibile il reclamo presentato dalla Procura di Lamezia Terme. Oggetto di contestazione della Procura generale di Catanzaro sono le scadenze entro le quali doveva essere presentato il reclamo. Il 21 gennaio 2019 la Corte d’Appello fissava tale termine al 15 febbraio 2019 per la notificazione del ricorso presentato dal procuratore di Lamezia Terme. Il Pm del Tribunale di Lamezia Terme, non essendo venuto a conoscenza dell’ordinanza, depositava il 7 marzo del 2019 un’istanza e chiedeva di essere riammesso nei termini per procedere alle notifiche. La Corte concedeva termine fino al 20 settembre 2019.

La Procura Generale di Catanzaro ha, così, chiesto che la «sentenza venga annullata con ogni conseguente statuizione» e ha chiesto il ritorno in appello davanti ad un nuovo collegio di giudici.

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