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La sede del Tar Calabria

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CATANZARO – L’avvocatura dello Stato, per conto del Governo, ha rinunciato alla procedura accelerata con la richiesta di decreto cautelare monocratico al presidente del Tar di Catanzaro nel procedimento aperto contro la Regione Calabria per l’ordinanza della presidente Jole Santelli che consente il servizio ai tavoli, se all’aperto, per bar e ristoranti. Lo hanno annunciato i legali nel corso dell’udienza tenuta stamani.

Il presidente del Tar ha quindi fissato per sabato alle 9,30 l’udienza collegiale che esaminerà il ricorso.

Secondo i legali della Regione, però, il ricorso del Governo deve essere discusso dalla Corte costituzionale e non dal Tar. Lo hanno sostenuto gli avvocati Oreste Morcavallo, Andrea Di Porto e Massimiliano Manna, quest’ultimo dell’Avvocatura regionale.

«Si tratta – ha spiegato l’avvocato Morcavallo – di una contrapposizione tra poteri dello Stato che può essere decisa solo dalla Corte costituzionale in base all’articolo 134 della Costituzione».

L’Avvocatura dello Stato ha spiegato, in una nota diffusa, tramite il Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie che «ha accolto la sollecitazione del Presidente del Tar di addivenire in tempi molto brevi ad una decisione collegiale, anche di merito, della causa, tenuto conto dell’importanza e della delicatezza dei valori in gioco. A questo fine ha accettato di rinunciare ai suoi termini a difesa, confidando nella piena fondatezza del ricorso proposto e della sussistenza dei motivi d’urgenza, così consentendo la fissazione della preannunciata udienza straordinaria del 9 maggio».

Nella nota è detto anche che «la decisione dell’Avvocatura è funzionale ad ottenere una decisione stabile nel più breve tempo possibile, così da potere garantire ai cittadini, ai lavoratori e alle imprese una risposta certa e univoca sui tempi e le modalità della ripresa delle attività».

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