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Il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro

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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Giorni delicati per la Sacal Spa, società che gestisce i tre aeroporti calabresi. Alle dichiarazioni del presidente della Regione Roberto Occhiuto che aveva denunciato il passaggio della maggioranza della società ai privati, si sono registrate le prese di posizione dell’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) ed il successivo consiglio di amministrazione della Sacal.

Nel mezzo numerose prese di posizione di sindacati, associazioni, cittadini e mondo politico.

L’Enac ha dato un ultimatum alla società: entro trenta giorni la Sacal dovrà tornare a maggioranza pubblica, altrimenti sarà revocata la concessione all’aeroporto di Lamezia Terme e, successivamente, agli altri due aeroporti calabresi. Il socio privato “Lamezia Sviluppo”, che detiene la maggioranza delle quote, ha manifestato, sia prima che durante il cda della Sacal, l’intenzione di cederle, almeno in parte, per consentire alla società aeroportuale di ritornare a maggioranza pubblica.

Sembrerebbe, inoltre, che in conseguenza di quanto accaduto in precedenza il Comune di Lamezia Terme sia passato dal diciannove per cento all’undici per cento delle quote. Alla luce di queste vicende abbiamo chiesto al sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro quale sarà l’atteggiamento che assumerà il Comune di Lamezia Terme, se l’Ente riacquisterà parte delle azioni Sacal che ha comprato il socio privato.

«In ordine – afferma il sindaco Mascaro – alla possibile cessione delle quote Sacal oggi in possesso del socio privato al fine di ricostituire la maggioranza pubblica, ritengo che ciò possa avvenire mediante intervento da parte della Regione Calabria che d’altronde aveva manifestato detta intenzione sin dall’avvio della procedura di ricapitalizzazione. La Sacal oggi ha, comunque, bisogno di riacquistare al più presto la massima serenità e la sinergia assoluta tra soci pubblici e soci privati; non bisogna, invero, dimenticare che è stato proprio attraverso la ricapitalizzazione ad oggi operata in maniera consistente anche dai soci privati che la Sacal ha potuto superare momenti di difficoltà sia nel 2016, quando ha dovuto adeguare il capitale sociale alle previsioni normative derivanti dall’aver superato i 2 milioni di passeggeri, e sia a luglio del 2021 quando la crisi di liquidità post Covid aveva condotto la società sull’orlo del default».

«Con specifico riferimento, poi, al Comune di Lamezia Terme, già nel 2016 – ricorda il sindaco di Lamezia Terme – ha operato uno sforzo economico molto importante ricapitalizzando per oltre un milione di euro procedendo, poi, a luglio 2021 ad ulteriore ricapitalizzazione seppur per soli euro 150.000; oggi, stante la situazione esistente, non è in condizioni di ulteriormente ricapitalizzare ma manterrà di certo la propria fondamentale influenza nell’attività di indirizzo e di amministrazione all’interno della Sacal».       

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