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Nino Spirlì

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CATANZARO – Ha lavorato sull’ordinanza sin da ieri, affrontando la questione con i suoi più stretti collaboratori e condividendola con tutte le istituzioni e i gruppi politici. Quindi un “filo diretto” con il ministro della Salute, Roberto Speranza, per un confronto sulle scelte da compiere. Troppo alto il numero di contagi negli ultimi giorni. In questo clima Nino Spirlì, il presidente facente funzioni della Regione Calabria, ha deciso di mettere in campo le restrizioni con cui bisognerà convivere per le prossime due settimane.

Un lavoro complesso, trapelato già nella serata di giovedì (LEGGI) e ufficializzato dopo la firma apposta oggi (LEGGI). Pochi giorni dopo il dramma della scomparsa di Jole Santelli, il neo presidente ha dovuto subito confrontarsi con temi delicati e scelte importanti.

Spirlì ha spiegato il provvedimento definendolo «uno strumento necessario per tutelare la salute di tutti noi calabresi. Non sarà un’ordinanza punitiva. Ci dovrete aiutare a farlo diventare ha aggiunto – uno strumento di tutela per le persone più deboli, per i nostri anziani, per i nostri giovani, per i padri e le madri di famiglia che, in questo momento, così come tutto il resto degli italiani e degli altri cittadini nel mondo, sono comunque a rischio».

Nelle intenzioni di Spirlì c’è quella di bloccare l’evolversi dei contagi, ma anche di “salvare” le festività natalizie e l’economia che ruota intorno. Infatti, il presidente ha spiegato: «Il periodo di azione di questa ordinanza sarà di sole due settimane ed è necessario seguirla alla lettera. L’abbiamo emanata ora proprio per evitare di dover intervenire in maniera più corposa durante le festività natalizie. Ci auguriamo un buon risultato, ovvero che il numero dei contagi possa sensibilmente diminuire».

LE SCUOLE

Prima scelta drastica quella di intervenire sulle scuole. Troppo evidenti le lacune sul sistema, a partire sul trasporto locale che ha dimostrato di non riuscire ad affrontare l’emergenza e le restrizioni ad essa collegate (LEGGI IL CASO DEGLI AUTOBUS PIENI).

«Per quanto riguarda le scuole – ha aggiunto il presidente -, è prevista la didattica a distanza per le superiori. Per tutte le altre scuole di ogni ordine e grado, la didattica continuerà a essere esercitata in presenza. È altresì prevista la tutela dei pazienti ricoverati in ospedale con lo stop alle visite parentali, che vale anche per le rsa e per tutti quei luoghi di ricovero dove ci sono categorie svantaggiate».

LE MISURE NOTTURNE

Il “coprifuoco”, termine poco gradito a Spirlì ma chiaro rispetto alle scelte adottate, è un altro dei temi salienti dell’ordinanza: «Per quanto riguarda le ore notturne – ha sottolineato Spirlì -, abbiamo deciso di fermarci dalla mezzanotte alle 5 del mattino. Dobbiamo evitare gli assembramenti soprattutto nelle piazze, nei luoghi pubblici o davanti ai locali, che hanno comunque dato motivo di preoccupazione in tutte le regioni d’Italia e non solo».

Il presidente f.f. della Giunta si è rivolto ai calabresi:«Non sarà una misura molto restrittiva, però vi prego di rispettarla. Siamo, fondamentalmente, nelle nostre mani. Abbiamo bravissimi medici e ottime strutture ospedaliere che si stanno organizzando. Come abbiamo potuto apprezzare nei momenti difficili della primavera, loro hanno saputo arginare l’emergenza con un lavoro estenuante, con una applicazione umana e umanitaria incredibile. Ognuno di noi ha bisogno di tutti gli altri. Garantiamoci a vicenda la tutela della salute, in particolare ai più giovani raccomando quella dei più anziani; ai genitori raccomando la tutela e il controllo della salute propria e dei propri figli; e a tutti quanti auguro una capacità di amore nei confronti dell’altro, una capacità di fratellanza che abbiamo sempre saputo dimostrare».

«Se supereremo ancora una volta questo momento critico, come abbiamo già saputo fare – ha dichiarato Spirlì -, troveremo una via d’uscita come altri e, mi auguro, prima di tanti altri. Sarete informati costantemente, non ci saranno silenzi. Non avvertirete distanza e assenza, non mancherà la nostra presenza, compresa, ovviamente, la mia, che non mancherà mai. Vi ringrazio per l’amore e l’affetto dimostrato nei confronti del presidente Santelli. Jole lo ha meritato e merita anche il piccolo grande sacrificio delle prossime due settimane».

«CITTADINI PARTECIPANO A DECISIONI»

Il presidente f.f. ha commentato anche le indiscrezioni sull’ordinanza circolate dalla serata di ieri: «Più che una fuga di notizie, è stata l’azione innocente di uno dei soggetti interessati al giro di consultazioni che ho voluto intraprendere a proposito dell’ordinanza restrittiva. Peraltro, è stata una cassa di risonanza, non allarmata e non allarmistica, per un atto amministrativo che avrebbe potuto, di suo, creare motivo di turbamento nella popolazione».

«I calabresi – ha concluso Spirlì – hanno potuto conoscere, dalla viva voce del loro presidente facente funzioni, il metodo che questa amministrazione ha messo in atto fin dal primo giorno di insediamento: contatto, confronto, ascolto e condivisione. Le porte del palazzo sono state sfondate, i cittadini partecipano alle decisioni. Anche a quelle più difficili».

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