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La clinica Sant'Anna

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CATANZARO – La Lega ha inoltrato un’ulteriore denuncia alla Procura della Repubblica e alla Procura della Corte dei Conti di Catanzaro «per l’assunzione di tutti i provvedimenti ritenuti necessari per ripristinare la legalità calpestata, compresa la sospensione o l’interdizione dal servizio per la triade commissariale dell’Asp di Catanzaro in conseguenza della volontaria non sottoscrizione del contratto già deliberato da tempo con il S. Anna Hospital. Una condotta inverosimile ed incomprensibile».

Lo ha reso noto Giacomo Francesco Saccomanno, commissario della Lega in Calabria, dopo le note vicende che stanno interessando la clinica catanzarese tra ritardi nelle autorizzazioni, contestazioni e inchieste giudiziarie.

Secondo il commissario della Lega, «dinnanzi ad una precisa deliberazione, la triade ha omesso di sottoscrivere il dovuto contratto rischiando di far fallire la struttura sanitaria di eccellenza e far perdere oltre 300 posti di lavoro, oltre che costringere centinaia di calabresi a rivolgersi a strutture fuori regione. Danni irreparabili che – ha aggiunto – devono essere, comunque, risarciti da chi li ha commessi. Proseguire in questa anomala strada dei rinvii e delle non decisioni, significherebbe danneggiare ulteriormente il popolo calabrese e non garantire quella regolarità degli atti che si predica da tutte le parti e poi, invece, non si attua seriamente».

«E che questo accada per dei funzionari e vertici del ministro degli Interni – ha proseguito Saccomanno – è ancor più grave, anzi, gravissimo: invero, costoro dovrebbero garantire il rispetto della legge nei propri territori e invece incomprensibilmente la calpestano continuamente con condotte al limite del lecito».

«La Lega, pertanto, ha chiesto e si batterà affinché si faccia chiarezza e si evitino ulteriori condotte che apparentemente sembrano veramente inverosimili e consentono di intravedere dei lati oscuri e non accettabili. Ecco, quindi – ha concluso Saccomanno – la necessità che si intervenga immediatamente e con la dovuta determinazione”.

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