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LO HANNO ricordato nella sua università, ad Arcavacata, e nella sua Catanzaro: così oggi le due cerimonie per Mario Alcaro il filosofo docente dell’Unical scomparso ieri mattina. Alcaro, 71 anni, fino alla fine si è dedicato ai suoi studi e alla didattica. Solo da novembre era in pensione, dopo aver guidato il dipartimento di Filosofia dell’ateneo di Arcavacata.

E proprio in mattinata all’Università della Calabria amici, colleghi, studenti ne hanno ricordato l’impegno, gli studi, le pubblicazioni, il suo impegno per la Facoltà e l’Ateneo. e lo hanno fatto il rettore Giovanni Latorre; Silvio Gambino, decano di Scienze Politiche, Franco Piperno, ordinario a Fisica ed amico di una vita di Alcaro, e Nuccio Ordine. «Due – ha detto Ordine – i tratti più importanti della personalità di Mario Alcaro: la semplicità e la passione civile che diventa poi la maniera di mettere in pratica le cose che aveva imparato fai grandi filosofi greci. Perchè la filosofia, in fin dei conti e alla fine, una cosa ci dice e ci ricorda: la necessità della coerenza».  Nel pomeriggio al Cimitero di Catanzaro, sotto un sole feroce, un’altra folla commossa di parenti, amici, compagne e compagni, tra cui il sindaco di Lamezia Terme, Giannetto Speranza, hanno ascoltato con grande commozione il ricordo che di Alcaro ha fatto Sarino Maida, un altro amico di una vita, dall’infanzia al calcio, dalle scuole alla politica. Quella – ha detto Maida – con la P maiuscola. Poi tutti a piangere sul feretro di Mario Alcaro.

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