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CATANZARO – «Spero di non essere costretto, e soprattutto spero che non siano costretti i nostri fedeli, ad assistere al mortificante spettacolo di vecchi e sospetti collateralismi con candidati, con partiti o movimenti politici». Lo ha detto il vescovo di Cassano allo Ionio e segretario della Cei, mons. Nunzio Galantino, in vista della prossima tornata elettorale che interesserà, oltre al Parlamento Europeo, anche alcune amministrazioni comunali della diocesi, a margine dell’ufficializzazione della nomina del nuovo vescovo di Locri (LEGGI). 

«E’ bene che sappiamo, una volta per tutte – ha aggiunto monsignor Galantino – che chiunque vede il vescovo o un sacerdote impegnarsi nell’orientare o influenzare il voto, ipotizza una sola cosa: l’interesse personale o la ricerca di favoritismi di varia natura. Preferisco che non si realizzino opere ex novo o che non si sistemino strutture se questo deve essere la contropartita diretta o indiretta di un impegno diretto di noi sacerdoti durante le elezioni, a favore di Tizio o di Caio». 
«Noi cristiani, sacerdoti e laici – ha detto ancora il segretario della Cei – dobbiamo dare un forte contributo per evitare gli eccessi, le divisioni, i rancori nelle nostre comunità e tra le famiglie. E’ triste e crea scandalo dover registrare prese di posizioni pubbliche che contribuiscono a separare piuttosto che ad unire». 
«Aiutiamo e formiamo i nostri laici – ha concluso mons. Galantino – a considerare la politica come la forma più alta di carità. Aiutiamoli e formiamoli a maturare nel bene comune, come ci chiede la Dottrina sociale della chiesa. Incoraggiamoli a competere e a spendersi per creare condizioni di vivibilità nel nostro territorio, avendo a cuore il rispetto della persona, della legalità e dell’educazione alla ‘vita buona del Vangelo’».
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