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CATANZARO – Università Magna Graecia, avanti tutta. L’ateneo catanzarese retto da Aldo Quattrone investe e progetta il futuro mettendo a bottino alcune certezze. L’azione si muove su due piani operativi: il campus universitario a Germaneto da un lato; facoltà in centro e a Mater Domini dall’altro. Germaneto Sono stati ultimati 120 dei 250 alloggi per gli studenti al campus universitari. Le case già consegnate devono solo essere arredate e per il prossimo anno accademico, dunque, saranno date in consegna agli universitari. 

 

 

Gli assegnatari saranno scelti in base a una graduatoria seguendo due criteri: reddito e merito. Questo per quanto riguarda il campus. Facoltà in centro E veniamo alle facoltà in città. Quale sarà ad ottobre la situazione? Quel che è certo è che l’Università ha scelto di investire anche in centro e a Mater Domini accollandosi due rispettivi fitti. Il primo è quello a Scesa Eroi dove ad ottobre saranno ospitati il primo e il secondo anno del corso di alurea in Sociologia diretto da Cleto Corposanto. Al momento, dunque, non si registrano cambi sede. 
Alle 300 matricole di quest’anno, presumibilmente si aggiungeranno i 300 nuovi iscritti. Un totale di 600 studenti destinati ad aumentare negli anni fino al completamento quinquennale del corso di laurea. Mater Domini Per quel che riguarda Mater Domini, in dirittura d’arrivo le trattattive per il fitto dell’istituto Einaudi di proprietà della Provincia. Qui, troveranno posto il primo e il secondo anno di Scienze Motorie. Facoltà attualmente ospitata al Fermi di Lido. Una facoltà gettonatissima dai più giovani che lo scorso anno ha visto la domanda di iscrizione di gran lunga superiore ai posti disponibili. A voler anche qui ricorrere ai numeri saranno 230 presumibilmente gli iscritti al primo anno e 230 quelli arrivati al secondo anno. Totale 460 universitari. Insomma la popolazione universitaria in città con l’inizio dell’anno accademico conterebbe già oltre mille studenti. Di investire poi anche nel centro storico ne è convinto in primis il rettore Aldo Quattrone. 
«Credo che la città lo meriti» dice ricordando non solo la funzione formativa e culturale propria di un Ateneo ma anche quella sociale. Fare, insomma di Catanzaro centro un luogo frequentato e vissuto dagli universitari. In questa direzione va il protocollo d’intesa – reso noto lo scorso 18 giugno – che sarà messo a punto dall’Ateneo, dal Comune e dall’Amministrazione Provinciale, documento nel quale saranno fissati obiettivi, scadenze e soprattutto le risorse e gli spazi necessari per quella che il sindaco Sergio Abramo, il rettore Aldo Quattrone e il commissario straordinario della Provincia Wanda Ferro hanno definito un’operazione “di svolta” nella vita dell’Università di Catanzaro. Intanto, però a quanto è dato sapere il bando dell’Ardis per il servizio mense per gli universitari non ha avuto il successo sperato. I ristoratori del centro non hanno risposto presente. Perché? Difficile dirlo. Certo l’operazione studenti in centro non è di facile definizione. La chiusura del cerchio presenta diversi nodi da sciogliere. intanto, però, l’Università ha già fatto i primi, concreti passi.
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