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BRANCALEONE (RC) – Si riprenderà e ricomincerà a nuotare il delfino Summer, salvato sulle spiagge calabresi e sottoposto a un delicato intervento chirurgico per ricostruire la pinna della coda e permettergli di tornare in mare. L’operazione è riuscita e appena le condizioni di salute lo consentiranno, il piccolo cetaceo potrebbe essere trasferito a Copanello, in provincia di Catanzaro, dove potrà sostenere la riabilitazione.

LEGGI LA NOTIZIA: IN CALABRIA COME NEL FILM

Sembra la versione italiana del film “ Winter il delfino” ma la storia di Summer è incredibilmente vera. Ed è l’ultima emergenza che ha visto protagonista il Centro di Recupero Tartarughe Marine CTS di Brancaleone, questa volta, riguarda un giovanissimo esemplare di Stenella striata “Stenella coeruleoalba” rimasto vittima di un trauma che ha determinato la lacerazione parziale della pinna della coda. Il cetaceo è un maschio di 125 centimetri e pesa 22 chili . Summer è stato recuperato a Bovalino dal signor Gugliemo Frigione che, prontamente, ha contattato l’Ufficio Circondariale Marittimo della Guardia Costiera di Bovalino, capitanata da Antonino Valenti, il quale ha contattato il centro di Brancaleone. Filippo Armonio e la dottoressa Simona Soloperto, dell’Associazione no-profit Naturalmente Brancaleone, operatori del Centro Recupero, si sono recati sul posto. E subito è scattata la macchina dei soccorsi. E ha portato a contattare il professor Antonio Di Bello, dell’Università di Bari, il chirurgo che ha effettuato l’intervento di ricostruzione della coda.

GUARDA IL VIDEO: L’OPERAZIONE SUL DELFINO SUMMER

LA FOTOGALLERY: I SOCCORSI E L’INTERVENTO AL DELFINO

Per primo, è stato contattato il servizio veterinario Asp di Locri guidato dal dottor Giugno, e i referenti regionali per la Calabria del Centro Studi Cetacei Onlus Stefania Giglio ed Elena Madeo. Quindi il trasferimento a Brancaleone dove sono state prestate le prime cure per cercare di stabilizzare le condizioni dell’animale. 

Summer subito dopo è stato sistemato nella vasca di stabulazione che, solitamente, ospita le tartarughe marine. Nel frattempo, lo staff Centro ha contattato i referenti nazionali del Centro studi cetacei e il Cert, gruppo di pronto intervento per gli spiaggiamenti di cetacei finanziato dal Ministero dell’Ambiente che, data la rarità del
caso, unico in Italia, hanno deciso di recarsi direttamente sul posto mobilitando anche il provessor Antonio di Bello, chirurgo veterinario dell’Università di Bari esperto in specie marine. Infatti è la prima volta che un cetaceo della specie Stenella striata rimasto vittima di incidente sopravviva per diversi giorni. E ieri è avvenuto l’intervento.

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