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GIRIFALCO (CZ) – Ciak si gira. Tre parole. Tanto basta per realizzare un sogno. Per trasformare “Sanus Egredieris: uscirai sano” nel film documentario che racconta una delle realtà ospedaliere più grandi e controverse nate in Calabria: il manicomio di Girifalco. Una sparatoria, la lotta sociale, un uomo in cerca della sua gamba, una partita di calcio mozzafiato, l’amore e la sofferenza, la reclusione e l’inclusione ma soprattutto il sogno e la realtà fusi tra loro come uno scherzo della vita. Finalmente tutto questo è stato immortalato da una telecamera. 

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Le riprese, girate nella vera struttura ospedaliera e per le vie del paese, sono finite. Il progetto, nato da un’idea di Barbara Rosanò, sta per diventare il piccolo grande capolavoro dell’associazione Kinema. E di tutti quelli che ci hanno lavorato: Valentina Pellegrino coregia, Victorr Torefiel Vicente direttore della fotografia, tecnico del suono Francesco Silipo, Orlando Cimino costumista, Paolo Migliazza fotografo ufficiale e scenografo, Marco Trocino produttore esecutivo, Patrizia Michienzi truccatrice. Il cast principale è composto da Antonio Marinaro nel ruolo di Angelo, Francesca Ritrovato nella Donna in rosso, Rossana Veraldi nella donna alla fermata. Per realizzare il docufilm è stata usata una somma di 2.400 euro perché gli attori hanno lavorato gratis. 

Fondamentale è stato l’apporto degli unici finanziatori del progetto: il comune di Girifalco e l’Acqua Calabria nella persona dell’imprenditore Cesare Cristofaro. Il documentario, che sarà post prodotto a Roma dal montatore Simone Settimi, è caratterizzato da interviste a specialisti come Mario Nicotera, Amalia Bruni e Salvatore Ritrovato. Ma anche a pazienti ed ex pazienti, attuali funzionari ed ex infermieri. 

La sceneggiatura del documentario (pronto in primavera) è di Niccolò Mazza De Piccioli, mentre il soggetto è di Valentina Pellegrino. Un gruppo affiatato con cui i dipendenti e, anche, molti cittadini di Girifalco hanno fatto squadra. Insieme per un progetto. Per una pellicola che racconta un pezzo di storia del paese. Attraverso gli occhi di Angelo, poeta perdigiorno, sarà, infatti, possibile percorrere i rioni del borgo ed incontrare Mandarino, Maria, Rocco. Ospiti dell’ ex manicomio ma, oramai, cittadini di Girifalco. Comunità allargata.

 

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