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CATANZARO – Una sorta di “street music fest”. Una festa in musica per le strade del centro storico. La Notte piccante 2014 sceglie la musica suonata per strada, nelle piazze o in galleria. Sulla terrazza del San Giovanni o lungo i marciapiedi. E sceglie lo sguardo giovane dei ragazzi che si sono misurati, presentati, alternati, mescolati nella notte piccante. Loro, i protagonisti di questa edizione. Colorati, motivati, divertenti. 

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E soprattutto col coraggio dei vent’anni. Poco meno. Poco più. Una scommessa. E allora eccoli band a piazza Garibaldi. Non temono il palcoscenico. Rock duro e puro. Poi, eccoli sulla terrazza del San Giovanni impegnati in un talent show. Si capisce che i format televisivi fanno parte del loro Dna generazionale. Poi te li ritrovi giovanissimi davanti a Palazzo De Nobili: danzano con grazia e sicurezza. E in queste fotografie da Notte piccante che è davvero un peccato dimenticare qualcuno di loro – e allora li ricordiamo virtulmente tutti – ci sono anche i ragazzi dell’Accademia di Belle Arti che espugnano le corti con le loro installazioni. Anche quella del palazzo istituzionale per antonomasia: Palazzo De Nobili. Ma anche il cortile dell’ex istituto Rossi che ospita il Conservatorio. 

E allora entrare nella Notte diventa un modo per entrare in tanti, piccoli universi giovani. Perché poi ci sono, gli stuoli di nottambuli e quelli che in un selfie collettivo mettono una foto nell’album dei ricordi più divertenti. Ma è quando incontri un giovane che suona la zampogna mentre guardi sul palco e ce n’è un altro che si scatena con la sua chitarra elettrica, che il cortocircuito è servito. Facce da notte piccante. Storie da piccante. Come quelle raccontate dal Gruppo Storico città di Catanzaro: sbandieratori, costumi d’epoca, rievocazioni, streghe e cavalieri. A cavallo tra storia e leggenda. Corso Mazzini e la sua ragnatela di vicoli diventano man mano, la cartolina di una città che si ritrova per una notte a vivere il centro storico vestito a festa. Una città che va su e giù per corso Mazzini e magari al rullar dei tamburi s’imbatte nei giganti di Vazzano: un re moro e una regina che conquistano l’attenzione di tutti. Grandi e piccini. Perché è anche una festa dei piccoli impegnati a via Jannoni nella zona dedicata allo sport con lo stand allestito dal Coni. 

Giusto il tempo di attraversare piazza Prefettura ed entrare in Galleria Mancuso e arriva l’eco di un cult come “Bésame mucho”. Note mentre i sommelier curano una degustazione di vini. A lasciare Galleria Mancuso si rientra nel caledoscopio di suoni, colori, odori. Una festa con piazza Prefettura centro nevralgico e in trepidante attesa per gli Stadio, gruppo amatissimo da più d’una generazione. Come più di una generazione era possibile incontrare ieri notte nel cuore della città. Un crocevia curioso e festante. Perché la notte piccante è anche questo: le mamme con i bimbi piccoli a spasso, le coppie che si concedono una serata in centro, le famiglie che si ritrovano, i più giovani che tirano tardissino; le associazioni che partecipano, gli artisti ospiti, i locali aperti fuori orario, gli stand colorati, i gonfiabili per i bambini. Tutto in una notte. La notte più lunga del capoluogo che ti sembra Capodanno e invece è l’inizio dell’autunno. Un inizio da “Notte piccante”.

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