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CATANZARO – I palazzi dell’estrema periferia diventano opere d’arte. A Catanzaro è in corso l’anteprima di “Altrove”, il festival di street art che già l’anno scorso ha catapultato il capoluogo di regione fra le Mecche dell’arte contemporanea.

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E dopo i piloni dei cavalcavia e le mura esterne del centro sociale, quest’anno è toccato agli edifici delle zone periferiche di Catanzaro.

In via Aragonesi numero 3, l’artista di fama internazionale – il tedesco Clemens Behr – da due giorni è issato su una gru per pennellare di grigio, bianco e nero un anonimo palazzo di periferia. Il festival prenderà formalmente il via il prossimo 30 aprile fino al 9 maggio: dieci giorni, dieci muri, dieci artisti. Oltre a Behr, toccherà anche a 108, Alberonero, Giorgio Bartocci, Ciredz, Erosie, Graphic Surgery, Sbagliato, StenLex e Tellas. Tutto merito di un gruppo di ragazzi catanzaresi – l’idea è di Edoardo Suraci e Vincenzo Costantino – che hanno raccolto i fondi fra i privati e si sono rimboccati le maniche.

 

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